MADONNA DELLA CORONA
Il santuario mariano detto "della Corona" è certamente il più notevole della diocesi di Verona. Il luogo s’impone all'attenzione per le sue caratteristiche morfologiche: una specie di balcone roccioso che interrompe una parete di oltre <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" />500 metri, di cui oltre un centinaio al di sopra e circa trecentocinquanta al di sotto. Appartiene al fianco orientale del Monte Baldo, ed è situato ad un’altezza di 774 metri. Nei tempi antichi il luogo era raggiungibile solo a piedi, nel secolo XVI e in quelli che seguirono fu attivato un sistema d’argano e carrucole per calare – dall’alto del ciglio roccioso – i materiali ed anche le persone. Il Santuario fu all’inizio sede di monaci eremiti legati alla Commenda dei Cavalieri di Rodi e in seguito di Malta. La devozione mariana diede il nome al luogo fin dai primordi dell’eremitaggio, La Madonna era rappresentata seduta in trono col Bambino Gesù sulle ginocchia, in un affresco del secolo XIV-XV tuttora custodito presso il santuario, al termine della "Scala Santa". <?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Nel 1625 i Cavalieri di Malta diedero inizio alla ricostruzione della chiesa ad un livello di 5 metri più alto della primitiva cappella. La nuova chiesa fu consacrata dal vescovo di Verona il 14 giugno 1978. Il santuario che ha avuto il titolo di "Basilica minore” è meta di circa 800-900 pellegrinaggi in gruppo all’anno (circa 70.000 persone) mentre circa 200.000 persone vi giungono singolarmente o in piccoli gruppi.
MADONNA DEL FRASSINO
A Peschiera, ai piedi delle verdeggianti colline gardesane, il Santuario di Santa Maria del Frassino, è un luogo di pace e di spiritualità custodito dai frati minori Francescani. Narra la leggenda che all’inizio del Cinquecento, un contadino, certo Bartolomeo Broglia, mentre era intento al suo lavoro, vide sbucare da un cespuglio una serpe; atterrito invocò la Vergine e, nell'alzare gli occhi verso il cielo, vide, tra i rami di un albero di frassino, una piccola statua della Madonna con il Bambino in braccio, tutta avvolta di luce. Volle portarsi a casa la miracolosa immagine e la pose sotto chiave in una cassa. Diffusasi ben presto la notizia, molta gente accorreva per vedere la piccola statua, ma questa era miracolosamente sparita, tornando nel luogo ove era apparsa. L'arciprete di Peschiera, il sindaco ed i consiglieri, decisero di trasportare la statua in paese, nella chiesa della Disciplina. Ma pochi giorni dopo la statua sparì nuovamente per tornare tra i rami dell'albero scelto come sua dimora. Fu così che in quel luogo il 12 settembre 1510 fu eretta, con le offerte del popolo, una piccola cappella ove proteggere ed onorare la sacra immagine; nel 1514 iniziarono a costruire la chiesa attuale e quattro anni dopo anche un convento affinché l'immagine della Beata Vergine, già da tempo celebre per i miracoli che operava, fosse custodita da religiosi di vita esemplare. Durante l’occupazione napoleonica il santuario fu devastato e conobbe un periodo di decadenza, per molti anni il convento fu adibito ad usi civili e militari. Solo nel 1898 i frati francescani poterono tornare ad abitare il convento e ad officiare il santuario, riportandolo all'antico splendore.
MADONNA DE LA SALETTE
Il santuario della Madonna de La Salette fu eretto sul monte che domina Fumane nel 1864 in seguito ad un voto degli abitanti che avevano chiesto alla Madonna di liberarli da una grave epidemia di peronospera che distruggeva i vigneti. La sua tradizione si riallaccia all’apparizione della Vergine a La Salette in Francia, a sud di Grenoble, avvenuta il 19 settembre 1846. In questo luogo
il culto ebbe al sua ufficializzazione con la nascita del celebre santuario e la diffusione della devozione alla Vergine de La Salette in varie località europee. Il santuario di Fumane, sorto appollaiato sulle rocce, a circa 240 metri di quota, domina a picco tutta la valle di Fumane e nelle giornate di estrema limpidezza, lo sguardo può spingersi oltre la pianura padana fino agli Appennini.
MADONNA DI LOURDES
Il santuario della Madonna di Lourdes sorge a Verona sul colle San Leonardo dal nome dell’antico monastero e chiesa dedicati al protettore dei carcerati (secolo XII). Alla fine del Settecento, l’antico complesso venne venduto e nel 1838 venne edificato, sulla sommità del colle, il forte San Leonardo nell’ambito delle costruzioni di difesa volute dall’arciduca Massimiliano d’Austria. Fu adibito in seguito, dal 1943 al ’45 dai nazi-fascisti a carcere politico. Nel 1958 il forte venne trasformato in santuario su progetto dell’architetto Paolo Rossi de’ Paoli. Dal precedente santuario di piazza Cittadella in città, distrutto dai bombardamenti nel 1945, i Padri Stimmatini portarono la statua della Madonna, realizzata dallo scultore Ugo Zannoni (1908). La nuova chiesa, di forma circolare, in seguito fu arricchita dai bassorilievi con i Misteri del Rosario dello scultore Vittorio Colbertaldo e dalle numerose tele del pittore romano Aronne Del Vecchio. Il santuario caratterizza il panorama cittadino con la sua posizione dominante sulle Torricelle, le colline a nord della città, e dagli spalti antistanti si gode un ampio panorama.