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Dopo l'Arena, il più grandioso ed imponente monumento di Verona.
Fu costruito fra il 1354 e il 1375 da Cangrande II della Scala che volle in quel periodo tumultuoso avere una sede più sicura di quella, mai abbandonata, nella piazza dei Signori. Il complesso è costituito da due parti, divise dalle imponenti mura duecentesche. Alla sinistra, venendo da via Roma, sorge <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" />la Reggia, protetta da uno stretto cortile a doppio ordine di mura. Al centro svetta l'alta torre principale dalla cui base si slancia sul fiume il ponte ScaIigero, a tre arcate, fortificato e merlato, che integra il sistema difensivo del castello, costituendo un magnifico esempio di ingegneria trecentesca.

Sul lato destro della struttura si svolge un grande cortile di pianta rettangolare, in origine destinato a piazza d'armi. Gli Scaligeri abbandonarono il castello alla loro caduta, nel1387. Più tardi, sotto la dominazione della Serenissima repubblica di Venezia fu destinato ad arsenale e guarnigione militare; durante l'occupazione napoleonica vide profondamente alterarsi la propria struttura; con gli Austriaci fu utilizzato come caserma. Nel 1923 fu scelto come sede delle civiche raccolte d'arte e sottoposto a un primo restauro. Nel 1943 ospitò il "processo di Verona" con il quale vennero condannati a morte i gerarchi fascisti che avevano congiurato contro Mussolini e nell'aprile del 1945, il trecentesco ponte Scaligero fu fatto saltare in aria dai tedeschi in ritirata e subì vari danni. Il ponte fu ricostruito nel 1950 utilizzando le pietre e i mattoni originali, recuperati dal greto del fiume.

A partire dal 1956 fino al 1964 Castelvecchio fu oggetto di un restauro delle strutture e di un riallestimento museale curato dall'architetto veneziano Carlo Scarpa, che con il suo intervento ha portato alla luce le strutture originarie ovunque fosse possibile. Castelvecchio oggi è sede del Museo Civico d’Arte di Verona con una ricca pinacoteca con opere italiane e straniere dal XIV al XVIII secolo, una galleria di sculture per lo più trecentesche e una biblioteca d'arte, aperta al pubblico.