Regia e sceneggiatura Uberto Pasolini; fotografia Stefano Falivene;
montaggio Tracy Granger, Gavin Buckley; scenografia Lisa Marie Hall;
costumi Pam Downe; musica Rachel Portman; suono Robert Farr, Sam
Southwick; interpreti principali Eddie Marsan, Joanne Froggat;
distribuzione Bim; durata 87'; origine Regno Unito/Italia, 2012.
La vicenda. John May ha quarantaquattro anni e da ventidue fa il funzionario presso la municipalità londinese di Kennington. È addetto al “servizio utenti” e il suo lavoro consiste nel provvedere alla sepoltura delle persone i cui parenti sono introvabili. John è un uomo solo e solitario, grigio e metodico, e fa di tutto per cercare qualche parente o amico delle persone defunte per farlo partecipare alle esequie. Ma visto che ciò non gli riesce mai, rimane lui, da solo, ad assistere all'ultimo viaggio dei suoi “clienti” su questa terra provvedendo a tutto, persino al tipo di musica da suonare in chiesa scelta tra i dischi che ha trovato nelle loro case. Un giorno gli viene annunciata la morte di un alcolista che abita proprio di fronte al suo appartamento.....
Il film parla anche dell'importanza della vita, del prestare attenzione a quella
degli altri e di lasciare agli altri la possibilità di entrare nella nostra».