|
|
|
|
![Una chiesa al mese](/cci_new_v3/s2magazine/images/26/chiesalmese.jpg) |
![Un libro al mese](/cci_new_v3/s2magazine/images/26/bannerlibromese.gif) |
Area Riservata per gli incaricati diocesani
|
|
|
Il programma iconografico ![versione testuale](/cci_new_v3/images/eye2.gif)
Gli arredi non hanno qualificazioni figurative: secondo quanto progettato dagli architetti, sono realizzati in profilati metallici aniconici. L’iniziale consulenza artistica concorsuale di Carlo Mattioli (1911-1994) non ha avuto seguito a causa della sua scomparsa. La croce è stata oggetto di un ripensamento: dopo una prima soluzione minimale disegnata dai progettisti, sono stati proposti alcuni crocifissi figurati, appesi al recinto ligneo alle spalle dell’altare. L’attuale crocifisso, collocato nel 2001, è opera di Daniele Morini. Le cappelle perimetrali consentono una certa flessibilità nell’utilizzo di immagini devozionali: Santa Rita e Sant’Antonio da Padova (prima cappella destra) sono opere dell’artista rumeno Popescu. Dalla precedente chiesa provvisoria è stata portata la statua di San Giuseppe, ora affiancata da un’icona di San Giorgio. La statua di Maria è stata spostata da una delle cappelle laterali all’angolo del recinto sospeso a sinistra del presbiterio, in modo da consentirne una visione prospetticamente più idonea alla venerazione (la statua era stata appoggiata sul pavimento di una delle cappelle laterali, il cui volume basso non consentiva una visione delle statue dal basso verso l’alto). Anche la via Crucis è stata trasportata dalla precedente chiesa provvisoria: è ora appesa lungo il perimetro murario, tra le cappelle laterali .
|
stampa paginasegnala pagina |
|
|
|