|
|
|
|
![Una chiesa al mese](/cci_new_v3/s2magazine/images/26/chiesalmese.jpg) |
![Un libro al mese](/cci_new_v3/s2magazine/images/26/bannerlibromese.gif) |
Area Riservata per gli incaricati diocesani
|
|
|
La prova del tempo: il cantiere della comunità ![versione testuale](/cci_new_v3/images/eye2.gif)
La trasformazione sociale ed economica della borgata ha probabilmente modificato l’approccio delle nuove generazioni della comunità verso l’iniziale atteggiamento pauperistico e aniconico del progetto. Peraltro, bisogna ricordare che la chiesa era stata realizzata in tempi e condizioni di emergenza, senza nemmeno arrivare ad una consacrazione sacramentale: una condizione di ‘provvisorietà permanente’ che doveva essere risolta per dare risposta ai nuovi abitanti del quartiere. Ai problemi manutentivi dell’edificio aveva iniziato a cercare risposta il parroco don Marco Cocuzza, con un intervento conservativo progettato da Sandro Benedetti stesso, coerente con i caratteri espressivi del complesso architettonico (pulitura e tinteggiatura esterna e interna, sagrato ecc.) e nel rispetto della qualificazione dei poli liturgici, di intesa con la Diocesi. A tale prima fase di studio e di manutenzione è seguito un intervento più repentino di ridisegno complessivo dell’arredo dell’aula liturgica, per iniziativa del nuovo parroco don Mauro Verani (dal 2007): se l’intervento è avvenuto apparentemente nel rispetto dell’architettura complessiva della chiesa e delle sue geometrie, gusti e soluzioni di arredo si discostano dai valori originari, compromettendone l’equilibrio e la severità significativa. Sul nuovo presbiterio marmoreo – che riprende la geometria dell’edificio – mensa, ambone e tabernacolo originari sono stati sostituiti con elementi scultorei figurati (spighe e tralci di vigna), realizzati dalla Società Italiana Arte Sacra delle Frattocchie (la cui sede è a poca distanza dalla parrocchia), su disegno del parroco stesso. Il tabernacolo è stato portato a parete, inserito nell’articolazione di un rivestimento ligneo che ha ridefinito ampie parti della superficie perimetrale dell’aula. La sede è collocata a destra del presbiterio, contro la parete di fondo. Il fonte è stato definitivamente posizionato in una propria area, a destra del presbiterio, di fronte a una cappella dello Spirito Santo. Completano il riarredo un nuovo impianto di illuminazione perimetrale con elementi puntuali a parete, l’acquasantiera, la credenza e la teca per le reliquie , a sinistra del presbiterio. Nella sua nuova conformazione, la chiesa è stata dedicata il 10 aprile 2010 dal vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro ( omelia)
|
stampa paginasegnala pagina |
|
|
|