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 Home page - Un libro al mese - Liturgia tra aggiornamento e tradizione - Nel volume di Ratzinger si accenna ad alcune critiche: l'affresco della liturgia, opportunamente riscoperto, va anche opportunamente restaurato... In quale direzione vanno operati i restauri? 
Nel volume di Ratzinger si accenna ad alcune critiche: l'affresco della liturgia, opportunamente riscoperto, va anche opportunamente restaurato... In quale direzione vanno operati i restauri'   versione testuale

Pur proposta con grande garbo, nello scritto di Ratzinger si svolge una polemica verso le realizzazioni maldestre della riforma liturgica. Su questa egli invoca un cospicuo ripensamento. In particolare la critica si rivolge all'antropocentrismo che esalta la partecipazione attiva dell’assemblea, a scapito della centralità del mistero di Cristo. Questo si traduce in una critica verso la dimenticanza dell'orientamento nella preghiera, a favore di un eccessivo vis-a-vis tra il presidente della celebrazione e l’assemblea. Anche una certa tendenza iconoclastica contemporanea è inquadrata in tal senso, così come il cedimento alle manifestazioni musicali d'uso corrente.
L'insistenza di Ratzinger sull'orientamento della preghiera mira invece a liberare la figura del sacerdote da una posizione troppo preminente e ingombrante nel contesto della liturgia. La soluzione proposta di celebrare rivolti ad est, o al Crocifisso posto sull’altare, rischia tuttavia di tralasciare altri orientamenti posti in luce dalla liturgia stessa, come quello verso l’alto (la preghiera rivolta al Padre nel canone romano) e verso il pane ed il vino posti sull’altare.
Tale centralità, al contrario, è colta con chiarezza da Guardini nel testo sui Santi segni che accompagna Lo Spirito della liturgia. Qui, parlando dell'altare, egli sostiene che questo debba costituire la parte più elevata della chiesa e presentare una superficie “tutta libera”, non ingombra di candelabri o di altri elementi che tolgano risalto alla centralità del pane e del vino.
Il piccolo esempio della posizione del sacerdote all’altare e – ancora meglio – della posizione del popolo verso l’altare durante la preghiera eucaristica mostra con evidenza quanto sia inadeguata l’immagine dell’affresco per descrivere la liturgia, come si trattasse di qualcosa da restaurare per giungere alla sua forma originaria e fondamentale. In realtà la liturgia è una realtà storica, che cammina nel tempo, e nelle diverse scelte operate mette in evidenza i diversi aspetti del mistero celebrato, senza che l’uno prenda il sopravvento sull’altro. La lezione di Guardini delle opposizioni polari, in tal senso, è insuperata.
 
1999, il Card. Joseph Ratzinger celebra a Weimar la S. Messa con il rito anteriore alla riforma del 1970.
1999, il Card. Joseph Ratzinger celebra a Weimar la S. Messa con il rito anteriore alla riforma del 1970.
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