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Una chiesa al mese
Un libro al mese
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per gli incaricati diocesani
 Home page - Un libro al mese - L'evoluzione dell'architettura delle chiese - Scrive Schwarz: “l'arte del costruttore non è geometria, bensì l'atto con cui plasmare il proprio destino” e “oggetto di questo progetto è la lotta primordiale tra l'uomo e la terra, e in essa l'uomo sta dalla parte della levità, della luminosità...”. 
Scrive Schwarz: “l'arte del costruttore non è geometria, bensì l'atto con cui plasmare il proprio destino” e “oggetto di questo progetto è la lotta primordiale tra l'uomo e la terra, e in essa l'uomo sta dalla parte della levità, della luminosità...”.   versione testuale
Il rapporto tra il basso e l'alto, la gravità e la levità, in che misura influenzano il progetto architettonico?

Su argomenti quali questi si potrebbe scrivere un'enciclopedia. L'opera architettonica suggerisce emozioni, ma non plasma destini. Essa certamente si fonda sulla forza di gravità ma allo stesso tempo sulla capacità di levarsi sopra alla terra e di ergersi verso l'alto. L'architettura delle chiese deve dar forma a questa aspirazione d'infinito. Come interpretarla? Qui entra in gioco lo spirito poetico che si esprime in particolare nel porre soglie che definiscono un limite, così che questo suggerisca quanto lo travalica. Il muro pone la differenza tra un “dentro” e un “fuori”, la distinzione tra sacro e profano ha sempre segnato la presenza della chiesa. Oggi tale presenza, con tutti i significati che essa reca con sé, è tanto più importante, perché nella città contemporanea spazi ed edifici sono divenuti tutti equipotenti, privi di gerarchia: siano mercato o scuola, tribunale o ufficio. Ecco che la chiesa può offrire alla città un luogo distinto, ricco di sentimento e di identità, nel momento in cui il sentimento, se è vero e profondo, non sa più dove abitare.
 
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