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Una chiesa al mese
Un libro al mese
Area Riservata
per gli incaricati diocesani
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Lo spirito della liturgia e i santi segni sono la via per la quale la persona attinge alla fede come fatto oggettivo e la sperimenta nella comunità, recuperando la distanza frapposta dall'agire incalzante in cui si dispiega la vita contemporanea, e dall'accentuazione sulla soggettività che predomina nella cultura attuale. Impressiona la vivezza e l'attualità che l'analisi di Guardini mantiene ancor oggi, quasi un secolo dopo la stesura di questi testi. La liturgia è il luogo in cui si ritrova la verità dell'essere: Guardini lo spiega con parole semplici, dense di vigore poetico. I luoghi e i gesti, gli oggetti per il culto sono visti come qualcosa di nuovo e di antico: dotati del significato che trascende il tempo transeunte. Allo stesso tempo egli addita e supera il problema del formalismo, cioè dell'abitudine al rito che porta a impoverirlo, ed evidenzia come non è la ricchezza esteriore ciò che aggiunge dignità, bensì la coerenza con l'essere, attingibile attraverso la via della semplicità. Sono testi che resteranno con valore iconico del cammino intrapreso dalla Chiesa nel XX secolo per aprirsi al mondo senza ricadere nelle sue miserie, per recuperare all'anelito dell'eterno la cultura contemporanea volta all'effimero. Chi si occupa dello spazio per il culto non può ignorare questi scritti seminali: non basteranno mille sottolineature formali a dare un volto al luogo della liturgia, se di questa non si accoglie il senso profondo.
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