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 OSSERVATORIO GIURIDICO LEGISLATIVO - aree tematiche - Migrazioni - Migrazioni: Agenda europea e proposte applicative 
Migrazioni: Agenda europea e proposte applicative   versione testuale
11 giugno 2015
Commissione europea: approvate le prime proposte in materia di migrazione
Contesto
A seguito della perdita di vite umane nel Mediterraneo dello scorso mese d’aprile, i leader europei hanno assunto un fermo impegno di solidarietà tra gli Stati membri per affrontare insieme le sfide migratorie.
Il 23 aprile 2014 a Malta, durante la sua campagna per diventare Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker aveva presentato un piano in cinque punti sull'immigrazione con cui sollecitava maggiore solidarietà nella politica migratoria dell'Unione.
Nell'assumere l'incarico ha poi affidato a un Commissario con competenza speciale per la Migrazione, in coordinamento con il primo vicepresidente Timmermans, l'incarico di elaborare una nuova politica di migrazione; è questa una delle dieci priorità degli Orientamenti politici in base ai quali il Parlamento europeo ha eletto la nuova Commissione.
Sulla scorta di una proposta della Commissione europea, con la dichiarazione del Consiglio europeo del 23 aprile 2015 gli Stati membri hanno sancito l'impegno ad agire rapidamente per salvare vite umane e intensificare l'azione dell'UE nel settore della migrazione. Pochi giorni dopo seguiva una risoluzione del Parlamento europeo (per una sintesi si rinvia a questo Notiziario OGL n. 4/2015, p. 1 s.).
Il 13 maggio 2015 la Commissione europea ha presentato la sua Agenda europea sulla migrazione, che sancisce un approccio globale per migliorare la gestione della migrazione in tutti i suoi aspetti.
Due settimane dopo (27 maggio) la stessa Commissione ha adottato le prime proposte nell'ambito del suo approccio globale per migliorare la gestione della migrazione.
 
Contenuti essenziali delle proposte approvate dalla Commissione europea
Nel tentativo di rispondere alle attuali sfide migratorie la Commissione europea ha presentato un ventaglio di misure diversificate e concrete concernenti:
Ricollocazione: si tratta di un meccanismo di risposta di emergenza per assistere l'Italia e la Grecia. La Commissione europea propone di utilizzare il meccanismo di risposta di emergenza ai sensi dell'articolo 78, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Questa disposizione, utilizzata ora per la prima volta, consentirà di creare un meccanismo di ricollocazione di emergenza per assistere l'Italia e la Grecia. Si applicherà ai cittadini siriani ed eritrei bisognosi di protezione internazionale arrivati in Italia o in Grecia dopo il 15 aprile 2015 o che arriveranno dopo l'avvio del meccanismo. Nei prossimi due anni dovrebbero essere trasferite in tutto 40 000 persone dall'Italia e dalla Grecia in altri Stati membri dell'UE sulla base di una chiave di distribuzione, pari a circa il 40% del totale di richiedenti asilo con evidente bisogno di protezione internazionale entrati in quei paesi nel 2014. La Commissione è pronta ad adottare misure analoghe qualora altri Stati membri — ad esempio Malta — si trovino anch'essi ad affrontare un improvviso afflusso di migranti. Gli Stati membri riceveranno 6 000 EUR per ogni persona ricollocata sul loro territorio.
Reinsediamento. La Commissione ha adottato una raccomandazione che invita gli Stati membri a reinsediare 20 000 persone provenienti da paesi non appartenenti all'UE, in evidente bisogno di protezione internazionale secondo l'UNHCR, in un periodo di due anni, sulla base di una chiave di distribuzione. Gli Stati membri che aderiscono al programma riceveranno un sostegno finanziario dell'UE pari a 50 milioni di euro per il periodo 2015-2016.
Un piano d'azione dell'UE contro il traffico di migranti. Il piano per il 2015-2020 prevede azioni concrete per prevenire e contrastare il traffico di migranti. Le azioni da attuare comprendono: l'elaborazione di un elenco di imbarcazioni sospette; piattaforme specializzate per rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni con le istituzioni finanziarie; la cooperazione con i fornitori di servizi internet e i media sociali per individuare e rimuovere rapidamente i contenuti internet usati dai trafficanti per pubblicizzare le loro attività.
Linee guida per il rilevamento delle impronte digitali. Affinché il sistema europeo comune di asilo funzioni efficacemente, occorre rilevare sistematicamente le impronte digitali dei migranti al loro arrivo. I servizi della Commissione hanno pubblicato linee guida per gli Stati membri che stabiliscono un approccio basato sulle buone pratiche per il rilevamento delle impronte digitali dei richiedenti protezione internazionale al momento dell'arrivo. Gruppi addetti ai punti di crisi dell'EASO, di Frontex e di Europol lavoreranno sul terreno per condurre con rapidità le operazioni di identificazione, registrazione e rilevamento delle impronte digitali dei migranti in arrivo e valutare chi ha bisogno di protezione.
Una consultazione pubblica sul futuro della direttiva sulla Carta blu. La Commissione intende migliorare l'attuale sistema della Carta blu dell'UE, che mira a facilitare l'ingresso nell'UE di lavoratori altamente qualificati in cerca di lavoro ma è attualmente poco utilizzata. La consultazione pubblica invita i soggetti interessati (migranti, datori di lavoro, organizzazioni governative, sindacati, ONG, agenzie di collocamento, ecc.) a condividere le loro opinioni sulla Carta blu dell'UE e su come ritengono che possa essere migliorata.
 
Per quanto concerne un nuovo piano operativo per l'operazione Triton, è stata stabilita un'operazione congiunta rafforzata con una nuova dotazione: 10 mezzi marittimi, 33 terrestri e 8 aerei; e 121 addetti. Inoltre, il piano operativo amplia l'area geografica di Triton verso sud fino ai confini della zona maltese di ricerca e salvataggio per coprire l'area della precedente operazione italiana Mare Nostrum.
(Commissione europea, comunicato del 27/5/15)