"I beni ecclesiastici devono essere tutelati, custoditi e valorizzati. Non solo per il loro valore artistico e storico, ma anche per quello religioso, trasmesso e tramandato, ancora oggi, dalle nostre comunità parrocchiali. Il bene, che sia un monumento a completamento di un arredo oppure un'opera al servizio del culto dei fedeli, ha sempre conservato e conserva nel tempo la sua funzione originaria, in vista della quale era stato realizzato".

È con questo spirito che la Diocesi di Orvieto-Todi e l'Associazione Pietre Vive, in collaborazione con la Parrocchia di San Domenico e l'Istituto Storico Artistico Orvietano, danno vita ad una nuova iniziativa, "Appuntamento in Parrocchia. Lettura di un'opera d'arte", un ciclo di quattro incontri di approfondimento che vedrà esperti quali un volontario, uno storico, uno storico dell'arte, un architetto o un restauratore mettere in luce diversi aspetti e significati che si celano dietro un'opera. Alla spiegazione delle caratteristiche e del contesto storico in cui questa ha preso forma si accompagneranno le riflessioni del sacerdote in grado di "dare un'anima" al manufatto promosso ad oggetto di analisi e comprendere la sua vera natura nel tentativo di comprendere da chi e soprattutto perché è stato generato. L'iniziativa, realizzata grazie al contributo dell'8xMille alla Chiesa Cattolica Italiana, avverrà nel pieno rispetto delle normative anti Covid e sarà documentata da riprese video a scopi promozionali. 

Si inizia venerdì 24 settembre alle 18.30 nella Chiesa di San Domenico con una lectio a cura dell'architetto Raffaele Davanzo, presidente dell'Istituto Storico Artistico Orvietano, con prolusione di don Luca Conticelli, alla guida della Collegiata dei Santi Andrea e Bartolomeo ma anche parroco della Chiesa di San Domenico. I riflettori saranno puntati sull'elegante Monumento Funebre al Cardinale Guglielmo de Braye, realizzato in marmo da Arnolfo di Cambio tra il 1283 e il 1285. La durata dell'illustrazione non supererà i 40 minuti.

L'ingresso sarà libero ma contingentato, previa esibizione di Green Pass e rigorosamente muniti di mascherina.