Il periodo della chiusura dovuto alla pandemia non ha interrotto il lavoro all'interno del nostro Museo. Oltre ai
#raccontidacasa con la presenza virtuale sul web attraverso i social, abbiamo allargato le collezioni e predisposto due nuovi percorsi.
Il giardino interno fin ora non fruibile è risorto. Un giardino che ha un'antica storia e che ora diventa lo spazio per la didattica all'aperto e per gli incontri e le attività serali.
Esigenze
di rappresentazione ecclesiastica spinsero i Vescovi nel Cinquecento ad
arricchire i propri Palazzi di giardini alla maniera dei Palazzi civili. Anche
il Palazzo diocesano di Agrigento si conformerà a queste esigenze, tanto da preservarne
nei secoli due preziose testimonianze. Due ameni giardini costruiti in due
momenti diversi della storia del Palazzo. Il
giardino più antico risale al vescovado di Francesco Trahina (1627-1651), insigne
Vescovo che ha voluto espressamente
un
giardino ameno ricco di molti alberi. L'attuale configurazione è oggi il
risultato delle trasformazioni del Palazzo volute dal vescovo Andrea Lucchesi
Palli (1755-1768), i cui lavori di ampliamento durarono dal 1755 al 1788.
Il Vescovo si
occupò di restaurare
le parti in
rovina del Palazzo e nuovi edifici furono eretti dalle fondamenta,
per dare maggiore dignità alla dimora
episcopale. Il primo giardino è riservato al Palazzo vescovile e ha ospitato nel 1993 il Santo Padre Giovanni Paolo II che alle prime
luci dell'alba vi si recò per la riflessione personale, prima dello storico
Grido nella Valle dei templi.
Il giardino che inauguriamo mantiene la presenza tradizionale degli alberi di ulivo e di
mandorlo, nonché svariate piante aromatiche e ornamentali, così come voleva il
suo impianto secentesco, continuando a testimoniare, nel presente, il carattere
simbolico-intimistico e di raccoglimento peculiare dei giardini ecclesiastici. Il giardino, oggi fruibile dal Museo Diocesano di Agrigento è legato alla
storia dei Padri Redentoristi e al Vescovo Andrea Lucchesi Palli. Il
Vescovo Andrea Lucchesi Palli, nei lavori di ampliamento del Palazzo vescovile riceve
dalla Duchessa di Castrofilippo l'area denominata
Giardinello del Castello, attigua al
Palazzo, delimitato a Settentrione dai ruderi del Castello e dalla Chiesa
dell'Itria. All'interno
di queste trasformazioni si inserisce la realizzazione del secondo
giardino vescovile, realizzato nella nuova area, e assegnato dal
medesimo Vescovo, in uso perpetuo, ai Padri Redentoristi.
I Giardini ecclesiastici, oltre ad essere luoghi
rappresentativi, sono indispensabili anche per accompagnare la preghiera, per
accogliere attività ludico-ricreative incentrate
sul benessere psicofisico e per il miglioramento della qualità della vita
della persona.
L'inaugurazione, che si svolgerà il 5 giugno 2021 a partire dalle 19.00, è organizzata con l'Associazione Garden Club Valle dei Templi di Agrigento.