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 Anagrafe - Archivio News - Il terzo giorno è resuscitato secondo le scritture. Ecce Homo. 
Il terzo giorno è resuscitato secondo le scritture. Ecce Homo.   versione testuale
Immagini e meditazioni sulla Passione di Cristo attraverso le opere di Renzo Peretti






L'Unità Pastorale di Villafranca di Verona propone per la Quaresima 2021 un percorso di immagini e meditazioni sulla Passione di Cristo attraverso le opere di Renzo Peretti. 

A Villafranca la visita ai Sepolcri del venerdì santo era il momento più partecipato del triduo pasquale. Tutto il paese si spostava di chiesa in chiesa a visitare i Sepolcri di Gesù: si partiva dall'ottocentesca chiesetta dei frati, abbattuta negli anni Settanta per far posto all'attuale, con l'antica croce di legno sul sagrato con i simboli della passione e il gallo di San Pietro sulla cuspide; la chiesetta del Cristo, nel mastio del castello scaligero, con l'antico crocifisso; la chiesa della Disciplina con il Mortorio cinquecentesco dentro la "grotta"; la Chiesa grande, il Duomo, con la cappella della Mater Dolorosa e si terminava con la preghiera nel quattrocentesco oratorio di San Rocco in attesa della celebrazione solenne della Pasqua. I sacerdoti  hanno voluto recuperare  questa tradizione attraverso la riscoperta di luoghi antichi da sempre vissuti dalla comunità, ma abitati da nuove opere d'arte con le installazioni dell'artista Renzo Peretti.

"I crocifissi di Renzo", dicono don Daniele Cottini e don Antonio Scattolini, "sono immagini evocative, di forte impatto che non lasciano indifferenti. La Chiesa è costituita da un popolo che guarda il Crocifisso: sulla croce infatti noi vediamo fino a che punto può giungere il male, ma anche fino a che punto può giungere il bene. I crocifissi di Renzo Peretti rilanciano questa sfida e ci chiamano a riconoscere l'uomo dei dolori, che è il nostro prossimo, quello vicino e quello lontano". Siamo noi.
"Ora se Dio si è fatto uomo attraverso il figlio, generato a sua immagine somiglianza, analogamente nell'arte la sua rappresentazione può diventare un atto di fede immanente allo stesso processo creativo. Cristo infatti è una "persona", è l'immagine visibile di Dio Padre, dotato di un corpo che diventa a sua volta sacramento della sua fragilità. Allora il corpo umano può trasformarsi in una sorta di ferita, una ferita che si può rimarginare ma il segno inferto perdura e non si cancella. E' la ferita della nostra condizione umana stessa. E' una ferita che può trasformarsi in cicatrice, grumo, reperto, corpo scorticato, divelto, deforme...sepolcro e altro ancora." (R. Peretti). E i corpi si contorcono, si frantumano, si innalzano in questa eterna ricerca e tensione e ci rendono nuovi dei luoghi familiari in cui siamo invitati ad entrare con occhi aperti e cuore disponibile all'incontro con Dio.
"E l'augurio che nasce da questa iniziativa è che chi vi volge lo sguardo, possa ritrovare in essi non solo uno specchio del nostro dolore umano, ma anche una finestra  da cui può trasparire un raggio dell'amore divino. E forse per qualcuno costituiranno un motivo per meditare, pregare e diventare più compassionevoli."
E sono proprio un gruppo di parrocchiani, che queste opere le hanno meditate e interiorizzate grazie agli incontri con i loro sacerdoti, che si occupano sia dell'apertura che dell'accoglienza nella chiesa della Disciplina e nell'oratorio di San Rocco il mercoledì (9.00-12.00), venerdì sabato e domenica (9.00-12.00; 15.00-19).
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