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SCRIPTA MANENT   versione testuale
Antichità della Chiesa Agrigentina nel mondo globalizzato






Archivio storico, Biblioteca e Museo Diocesano, un percorso integrato dei tre istituti culturali dell'Arcidiocesi di Agrigento.
Il progetto prevede iniziative mirate alla valorizzazione del Patrimonio pergamenaceo dell'Arcidiocesi, in linea con le direttive del Codice dei Beni Culturali, nonché con le note della Conferenza Episcopale italiana e i documenti della Pontificia Commissione per i Beni culturali ecclesiastici.  Le iniziative promosse faranno ricorso alle nuove tecnologie che possano mettere in dialogo i tre Istituti diocesani, in modo interattivo e coinvolgente.
In questo progetto, il Museo si è posto l'onere di ampliare la sua Collezione permanente, attraverso l'inserimento di nuove vetrine a norme per il fondo pergamenaceo, che con l'occasione del progetto di restauro saranno preservati dal deterioramento.
L'Archivio si è posto l'onere della ricerca sui documenti storici selezionati, la loro trascrizione e traduzione, nonché lo studio di antiche trascrizioni delle stesse contenute in un Registro dell'ASDA. In particolare un Registro di Beni e Privilegi vescovile, databile dal 1500 al 1700, riporta la trascrizione di diverse pergamene del Tabulario diocesano, che nel tempo si sono perdute. La trascrizione costituisce l'unica testimonianza dei dati storici delle pergamene non più esistenti.
Il fondo pergamenaceo, cosi come la loro trascrizione successiva, costituisce un palinsesto di informazioni non sono sulla storia della Cattedrale, ma anche sulle principali chiese e Ordini religiosi che sono nate in Agrigentino (francescani e domenicani), oggi difficili da leggere per le svariate stratigrafie che gli edifici ecclesiastici hanno ricevuto nel tempo. I documenti sia pergamenacei che cartacei aiutano, se studiati e fruiti correttamente, a ricostruire tutte le tappe storiche della Diocesi di Agrigento.
Lo studio del Patrimonio culturale, si completa attraverso le Biblioteche e le preziosità che custodiscono. Oggi, con le nuove forme di comunicazione telematiche, si è perso l'abitudine della ricerca pratica storiografica, che passa attraverso la ricerca di antichi testi storici che solo le biblioteche possiedono. La Biblioteca diocesana di Agrigento custodisce un prezioso fondo antico che può completare un percorso di ricerca della chiesa medievale di Agrigento. Inoltre la sede dell'attuale fondo antico, sconosciuto da gran parte della comunità ecclesiale agrigentina, sorge sulle fondamenta dell'antico Palazzo medievale trecentesco dei chiara montane, divenuto successivamente sede del Seminario vescovile, che ancora racconta con la sua scenografica architettura le origini medievali. Il progetto integrato prevede iniziative mirate alla valorizzazione di questi spazi poco conosciuti. 
Il valore che si vuole generare sui beneficiari è ecclesiale/pastorale per le comunità ecclesiali; sociale/relazionale suoi giovani, e un valore artistico/creativo/culturale su tutti, poiché il progetto genera bellezza. Infine un valore economico sul territorio, risorsa su cui investire creando nuove prospettive per le future generazioni.
L'iniziativa culturale intende affermare come la cooperazione tra le Istituzioni, con un progetto integrato, finalizzata alla valorizzazione del Patrimonio comunitario, può diventare elemento trainante per un rinnovamento umano e sociale del territorio agrigentino.
Oltre alle Pergamene e i Codici esposti nella Sala espositiva della Cattedrale, il percorso è arricchito dalla fruizione digitale del Tabulario dell'Archivio Capitolare. La fruizione digitale può avvenire attraverso il proprio smartphone con l'uso di un QR Code.

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