Imparare la paleografia attraverso la documentazione conservata nell'Archivio Generale del Monastero di Santa Rosa
SPES: è questo l'acronimo della nuova "Scuola di Paleografia
E Storia", nata in questo tempo in cui la "speranza" rischia di svanire. SPES
vuole essere un testimone del futuro, un sasso lanciato oltre il fiume in piena
per aiutarci a scorgere l'oltre. Attraverso le carte e i documenti conservati
presso l'Archivio Generale della Federazione delle Clarisse Urbaniste d'Italia,
con sede nel Monastero di Santa Rosa in Viterbo, infatti, dieci professori
stanno offrendo gratuitamente un approfondimento paleografico e storico a numerosissimi iscritti.
I corsi online sono partiti il 20
aprile e proseguiranno fino al mese di giugno, suddivisi in due differenti
moduli: il primo elementare, rivolto agli studenti dell'Università degli Studi
della Tuscia di Viterbo (un centinaio di iscritti), per far apprendere in modo
pratico con la lettura delle fonti i primi rudimenti della paleografia; il
secondo, di livello avanzato, per oltre trecento iscritti (studenti,
archivisti, insegnanti, ecc.) che inaspettatamente hanno manifestato il
desiderio di cimentarsi con la paleografia e lo studio del documento. La
fortuna è anche che l'Archivio Generale conserva un patrimonio eccezionalmente
integro dalla sua fondazione (1236) ai nostri giorni, variegato di tipologie
documentarie: lettere papali, testamenti, consilia,
processi, abbadessati, uffici liturgici.
SPES è un progetto ideato dal
Centro Studi Santa Rosa da Viterbo onlus, a cui è affidata la tutela e gestione
del medesimo Archivio, congiuntamente alle Università della Tuscia, degli Studi
di Napoli "Federico II" e di Chieti "Gabriele d'Annunzio", insieme al Centro Studi
frate Elia da Cortona, al Centro Europeo Ricerche Medievali (CERM) e al Centro
Studi S. Giacomo della Marca.
Un esempio, dunque, di sinergia,
di rete e di collaborazione tra varie istituzioni per la valorizzazione di un
tesoro altrimenti inesplorato e con uno sguardo proiettato in avanti, che getta
verso il futuro nuovi ponti di "speranza".