Agrigento: l'arte per entrare nell'abisso della Shoah
Una mostra di arte contemporanea con documenti storici del Museo ebraico di Roma, organizzata del Museo Diocesano
Una mostra di arte contemporanea con documenti storici del Museo ebraico di Roma, organizzata del Museo Diocesano di Agrigento in quattro spazi architettonici significativi: Chiesa S. Lorenzo, Basamento della Chiesa S. Maria dei greci, sagrato della Cattedrale e Museo Diocesano. Titolo dell'iniziativa, che si terrà dal 27 gennaio (Giornata della Memoria) al 30 aprile, è "L'anima del libro. Shoah. Conoscere l'arte".
La Memoria della Shoah non è
solo commemorazione: invita a combattere i nuovi razzismi e a difendere
convivenza e integrazione. Ci spinge a riflettere sulle forme di
discriminazione e rifiuto dell'altro, di qualsiasi si forma e motivazione, che rischiano di generare razzismo e
violenza. Le installazioni e il percorso realizzato devono essere
vissuti con la consapevolezza che ogni momento è valido e che deve essere
affrontato con passione e coscienza di quanto è accaduto negli anni folli della
Seconda Guerra mondiale, affinché 'si faccia memoria' ed essa diventi un monito
per le generazioni del futuro.
Lo
scultore Manlio Geraci espone ad Agrigento in quattro spazi architettonici significati della città. Nella Chiesa San
Lorenzo, l'opera site specificLibri bruciati, nella
chiesa di Santa Maria dei Greci le opere
de La notte dei cristalli
e sul Sagrato della
Cattedrale con l'opera Ascesi
al cielo. Il Museo Diocesano
espone nella Sala Giovanni Paolo II documenti originari della
Shoah concessi dal Museo Ebraico di Roma. Una
Scheda proveniente dal carcere di Regina Coeli
per un incarcerato per motivi di razza, una Ricevuta per l'oro
versato ai tedeschi per il "ris-catto" degli ebrei di Roma
per la salvezza e una copia originale de La difesa della Razza. Accanto ai documenti
originari della Shoah fanno eco le opere
La Torah è fonte di vita, Mani in preghiera,
Purificazione e Voglia
di Libertà.