Per lungo tempo direttore dell'Ufficio Tecnico della Diocesi, è mancato il 25 luglio 2018 all'età di 94 anni
Venerdì 29 novembre
si terranno due importanti momenti in ricordo dell'architetto don
Alessandro Quaglia, per moltissimi anni direttore dell'Ufficio Tecnico
della Diocesi, mancato il 25 luglio 2018 all'età di 94 anni.
Alle ore 17, in Cattedrale,
avrà luogo la solenne concelebrazione eucaristica in suffragio di don
Alessandro Quaglia, presieduta da mons. Marco Prastaro, vescovo di Asti.
Alle ore 18, presso il Museo Diocesano San Giovanni,
si terrà la commemorazione del compianto don Quaglia, a cui
parteciperanno mons. Prastaro e i funzionari della Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che nel corso degli anni hanno
collaborato con don Alessandro Quaglia sia alla realizzazione del Museo
Diocesano sia nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e
architettonico della Diocesi di Asti. Modererà don Lorenzo Maria
Mortara, delegato vescovile e responsabile per i Beni Culturali
Ecclesiastici diocesani.
Nato nel 1924 a Marina di Pisa da una famiglia originaria di Cerro Tanaro, don Alessandro Quaglia
era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1947 da monsignor Umberto
Rossi. Laureatosi in architettura nel 1953, don Quaglia ha lasciato la
sua firma alla progettazione e costruzione di molte chiese nella nostra
Diocesi e non solo: sono infatti opera sua le chiese parrocchiali
cittadine di N.S. di Lourdes alla Torretta e di San Domenico Savio,
quelle frazionali a Gallareto di Piovà Massaia, a San Rocco di Mombarone
e al Tocco di Mombercelli, ad Alessandria la chiesa parrocchiale di San
Giuseppe Lavoratore in corso Acqui.
Oltre alla carica di
direttore dell'Ufficio Tecnico della Diocesi, ricoperta a partire dal
1984, è stato segretario dell'Ufficio Amministrativo, amministratore del
Seminario Vescovile e membro della Commissione diocesana di Arte sacra.
Insieme al compianto
architetto Fabrizio Gagliardi, è stato instancabile promotore della
realizzazione del nostro Museo Diocesano, spendendo generosamente per
questo ambizioso progetto risorse personali intellettuali e finanziarie.
Profondo conoscitore e
memoria viva della Storia dell'Arte della nostra Diocesi, è stato un
punto di riferimento per studiosi e tecnici per più di cinquant'anni
fino agli ultimi giorni del suo percorso terreno.