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 Sussidio Avvento 2012 - I Domenica
2 dicembre
 - Liturgia - 2 Dicembre - I domenica - Vegliate ogni momento pregando 
Vegliate ogni momento pregando
Beati gli invitati al banchetto di nozze
dell'Agnello (Ap 19,9)
Suggerimenti per l'animazione liturgica
La liturgia della Parola
I lettura: Ger 33,14-16
Salmo responsoriale: Sal 24
II lettura: 1Ts 3,12-4,2
Vangelo: Lc 21,25-28,34-36
 
· In questa domenica che apre anche il nuovo anno liturgico è bene curare in particolar modo i riti di introduzione. La processione con la croce e l’evangeliario, da sottolineare in una breve monizione a carattere mistagogico, sottolinea efficacemente l’adventus di Cristo in mezzo al suo popolo attraverso l’icona del suo mistero pasquale e il libro della sua Parola. Nel gesto dell’incedere il popolo va incontro alla salvezza e Dio in Cristo, crocifisso e risorto e sempre presente, si fa prossimo al suo popolo.
Sobriamente si può evidenziare un elemento, di per sé di origine extra-liturgica, ormai diffuso anche nelle assemblee liturgiche italiane e proveniente dal mondo germanico: la corona dell’Avvento. L’accensione del primo cero può essere introdotto ricordando il simbolismo della corona (cfr. 2Tm 4,8) che il Signore, giusto giudice, darà a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. Un acclamazione adeguata può accompagnare l’accensione.
 
· L’atto penitenziale nelle domeniche di Avvento può essere svolto con la seconda forma del Messale Romano costituita dal dialogo con i versetti salmici. Oltre al Sal 50,1 si trova anche il Sal 84,8 («Mostraci, Signore, la tua misericordia. E donaci la tua salvezza»), invocazione assai ricorrente nel tempo di Avvento. L’assemblea così sollecita l’azione misericordiosa di Dio affinché si riveli la salvezza nel suo Figlio Gesù. Tali versetti possono opportunamente essere cantati. È importante, naturalmente, che l’atto penitenziale non smarrisca alcuna delle sue parti (tra le quali il silenzio) e venga adeguatamente introdotto.
 
· La preghiera dei fedeli sia particolarmente curata. Le intenzioni siano brevi e non troppo elaborate: prevalga il senso dell’invocazione e non ci si dilunghi nella spiegazione dei contenuti. La risposta comune, magari in canto, può essere: Venga il tuo regno, Signore.
 
· È consigliato il prefazio di Avvento I/A (Cristo, Signore e giudice della storia), che mette in luce il mistero della venuta del Signore e l’attesa vigile del credente.
 
· La benedizione solenne, al termine, coordina degnamente nell’invocazione la memoria della prima venuta con l’attesa del ritorno del Signore e l’impegno quotidiano nell’incontrarlo nella fede, nella speranza e nella carità.