Con la mostra Terra Mala. Viaggio nella Terra dei Fuochi, inaugurata lo scorso 8 febbraio e in programma fino al 6 maggio, il Museo Diocesano Tridentino apre una riflessione su un tema ambientale di scottante attualità, solo in apparenza distante dalle dinamiche di un museo ecclesiastico, che di norma si occupa quasi esclusivamente del patrimonio storico artistico. Tra le attività correlate alla mostra, a marzo due appuntamenti con l'autore degli scatti, il fotografo Stefano Schirato: una serata di dibattito ad ingresso libero e un workshop (a numero chiuso e con una quota di partecipazione) per aspiranti fotografi di reportage.
La serata:
venerdì 22 marzo 2019,
ore 17.30
L'elemento
umano. Il Reportage sociale
Terra Mala è fra gli
ultimi, importanti lavori di Stefano Schirato, fotografo professionista noto a
livello internazionale grazie ai suoi reportage su tematiche sociali. Il
progetto fotografico dedicato alla Terra dei Fuochi si inserisce, quindi, nel
solco di un percorso professionale e umano di lunga durata, costellato da premi
e riconoscimenti. In oltre vent'anni di carriera, Stefano Schirato si è
impegnato a documentare e raccontato storie: il dramma delle mine antiuomo in
Cambogia; l'odissea dei migranti lungo la rotta balcanica; le vendette di
sangue in Albania; Chernobyl e la zona intorno al reattore nucleare a 25 anni
dall'esplosione; le navi abbandonate e gli equipaggi dimenticati nei porti
italiani solamente per citarne alcune. Attraverso le sue fotografie, di forte
impatto visivo, Schirato racconta senza retorica, abbinando denuncia sociale e
giornalismo. Le immagini, mai banali e lontane dalla semplice documentazione,
parlano al cuore delle persone senza bisogno di parole. Sono immagini dirette,
sincere grazie alla scelta sapiente dei soggetti, all'originalità delle
inquadrature, al ritmo serrato e coerente del racconto.
Stefano
Schirato è stato anche fotografo di scena e backstage di tre film di Giuseppe
Tornatore La Sconosciuta (2006), Baaria (2009) e La migliore offerta (2013). L'esperienza maturata sui set del
regista rappresenta una conferma del talento del fotografo di sapersi cimentare
con realtà diverse, sebbene tutte collegate tra loro dall'attenzione nei
confronti dell'altro verso il quale Schirato va incontro con curiosità e
compassione.
Durante la
serata di venerdì 22 marzo Schirato ripercorrerà le tappe fondamentali del suo
percorso umano e professionale, soffermandosi in particolare su alcuni lavori
come: Gli occhi della Cambogia
(1999), Né in terra, né in mare. Navi
sequestrate (2000-2003), Il Kanun.
Occhio per occhio. Vendetta di sangue in Albania (2009-2010), Chernobyl 25: l'ultimo uomo nella Zona rossa
(2011), La rotta balcanica
(2014-2016), Saharawi (2015), Wakaliwood, la Hollywood d'Uganda (2018).
Il racconto sarà arricchito da una selezione di
immagini e filmati. A fine dell'incontro l'autore sarà disponibile per domande
e per firmare le copie dei suoi libri.
Ingresso libero e gratuito.
Il workshop:
sabato 23 marzo 2019,
ore 9.00-17.30
Story-telling:
come raccontare una storia in immagini
Sabato 23
marzo 2019 il Museo Diocesano Tridentino ospiterà il workshop Story-telling: come raccontare una storia in
immagini. A condurre il laboratorio sarà lo stesso Stefano Schirato.
La proposta è
aperta a tutti, ma destinata in particolare a chi vuole avvicinarsi al mondo
della fotografia di reportage. Come si racconta una storia in immagini? Che
linguaggio si utilizza? Come si approcciano le persone? E come si raccontano?
Il workshop
viene proposto a numero chiuso (max 15 iscritti) ed è necessario iscriversi
telefonando al numero 0461.234419 entro domenica 17 marzo. Quota di
partecipazione € 65,00. Il workshop verrà attivato con un numero minimo di 8
partecipanti.
Programma
9.00 -11.30
Ideazione, costruzione, progettualità
> Come
nasce l'idea della storia: esempi, esperienze, casistiche
> Come si
progetta la realizzazione della storia
- ricerca, organizzazione, viaggio
- ricerca di contatti sul territorio
- gestione dei rapporti con la realtà/persone da
fotografare
> Come si
costruisce uno script visivo: definizione della trama, percorso del racconto
11.30 – 13.00
Meantime: il concetto di attesa, tempo di sospensione
tra progetto e ripresa
Saper
aspettare, sedimentazione dell'idea
Sul campo:
esempi di reportage ripresa
Capacità di
osservazione e apertura nei confronti del soggetto
Capacità di
lasciarsi sorprendere. Pronti a cambiare idea
13.00 -14.00 Pausa
14.00 -17.00
Laboratorio pratico: selezionare, discernere
> Come si
realizza la selezione delle immagini del racconto:
- editing delle storie fotografiche: editing di primo
livello
- editing di secondo livello