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 Congresso Eucaristico Nazionale - Catechesi - L'annuncio possibile 
L'annuncio possibile   versione testuale

L’episodio dei due discepoli di Emmaus, rappresenta «il primo congresso eucaristico della storia». È da questa immagine che è partito, monsignor Vittorio Viola, il vescovo di Tortona, nella catechesi che ha tenuto nella basilica della Ss. Annunziata del Vastato, a Genova. La maestosa chiesa barocca – parrocchia francescana e sede genovese della Comunità di Sant’Egidio – era piena di un’assemblea silenziosa e attenta, per ascoltare le parole sul tema “l’Eucaristia e la via dell’annunciare”. «Quando l’evangelista Luca racconta dei due discepoli che, dopo l’incontro con Gesù Risorto partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme – ha spiegato monsignor Viola – mi viene sempre da pensare a una sorta di prima processione eucaristica della storia. Quei due non avranno lasciato quel pane sulla tavola di Emmaus, ma l’avranno portato con sé per raccontare come l’avevano riconosciuto». Questa pagina evangelica offre delle indicazioni precise alla Chiesa, perché mostra il metodo scelto da Dio per rivelarsi agli uomini: «perché l’incarnazione è anche la logica con cui Dio incontra ciascuno di noi. E, dopo la resurrezione, Gesù continua a usare la stessa logica: quella di avvicinarsi, ascoltarsi, mettersi nei panni degli uomini». Il pane spezzato, insomma, è la chiave di lettura per comprendere la resurrezione: «senza di esso, insomma, sembra che l’evidenza più forte ce l’abbia la croce, la tomba vuota. Non c’è nessun annuncio possibile se non a partire da questo incontro, dall’esperienza della presenza viva di Gesù».

(Sergio Casali)