La trama per riflettere su "l'Eucaristia e la via dell'uscire" è l'Evangelii Gaudium. Questa la scelta di monsignor Niccolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova che propone la sua catechesi nella Basilica di Santa Maria delle Vigne e che rintraccia nell'esortazione apostolica di Francesco il percorso che la comunità credente è chiamata a fare. "Perché uscire prima che essere un fatto personale è un fatto ecclesiale", dice monsignor Anselmi. E ricorda come la missione, con Gesù che manda i discepoli due a due, dice che "l'evangelizzazione non ha bisogno di eroi solitari, ma di una relazione tra persone che possano testimoniare come si amano". Dunque, prima delle parole e accanto alle parole, ad indicare agli uomini il volto del Padre è una vita di amore reciproco, è la comunione.Se il contenuto dell'uscire è l'annuncio con la propria vita della misericordia di Dio che mai si stanca di perdonare, lo stile è quello indicato da Francesco. Il tempo è superiore allo spazio, l'unità prevale sul conflitto, la realtà è più importante dell'idea, il tutto è superiore alla parte: queste le quattro piste che monsignor Anselmi riprende dall'Evangelii Gaudium per rilanciarle come attesa del mondo da una comunità credente che affonda la sua fede nel mistero dell'Incarnazione. "Una capacità di farsi accanto a ciascuno, certi che, nella concretezza di quell'esperienza, per quanto ferita, c'è il Signore. E rispondere così all'urgenza – ha concluso il vescovo - che è di ogni credente che ha incontrato nella sua vita lo sguardo di Cristo: rivelare al mondo il volto del Padre".