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21 maggio 2011
MENICHELLI: La verità abbia cittadinanza   versione testuale






Omelia
È un invito a creare una «comunicazione di fraternità che sia nutrimento e ricchezza per l’uomo di oggi» quello che giunge dall’arcivescovo di Ancora-Osimo, Edoardo Menichelli, durante la Messa presieduta ieri nell’abbazia di Fiastra. Davanti ai partecipanti del Convegno il presule chiede di realizzare «una tessitura dell’esistenza moderna che susciti il desiderio della bellezza» e dove «la verità abbia cittadinanza».

Perché il rischio è che «nel mondo dell’interconnessione massmediale non trovi sufficiente spazio la riflessione e il gusto del conoscere» e, invece, si cada «nella frenesia del messaggio veloce e della pura curiosità», sottolinea l’arcivescovo. Da qui il richiamo all’«equilibrio» per non «produrre dipendenza, agitazioni piene di paure, stanchezza dell’anima e talvolta assuefazione all’indecenza». Per questo, i mezzi di comunicazione devono essere «usati, goduti e governati avendo come misura l’uomo».