·La celebrazione di questa festa “epifanica” può essere aperta dalla memoria del Battesimo con il rito della benedizione dell’acqua e dell’aspersione (Messale Romano, pp. 1031-1036). E nell’«acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo» (Tt 3,5) che i discepoli di Cristo rinascono a vita nuova e nello Spirito che santifica imparano a conformarsi a Cristo, Messia e Salvatore.
·L’omelia a partire dalla profezia di Giovanni («Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco») può essere un nuovo annuncio sul Battesimo cristiano nello Spirito Santo e sulle esigenze della fede che esso inaugura e da esso scaturiscono.
·La professione di fede trinitaria, in questo giorno, può avvenire nella forma dialogata tra il presidente e l’assemblea che interviene esprimendo il proprio «Credo» o, se in canto, tra un solista e l’assemblea.
·Nella preghiera dei fedeli si possono ricordare i neo-battezzati e i battezzandi della comunità.