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 Sussidio Avvento 2012 - Santa Famiglia
30 dicembre
 - Lavoro e festa - 30 dicembre - Santa Famiglia - Beato chi abita la tua casa Signore 
Beato chi abita la tua casa Signore
Beato chi abita la tua casa, Signore; senza fine canta le tue lodi (Sal 84,5)
Lavoro e festa   versione testuale
Contributo dell'Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport
 
Nel tempo di Natale o si torna “a casa” o si fa vacanza, ci si allontana “da casa”. Ovunque si vada è il tempo per  “fare casa” con Dio che ha posto la sua dimora tra noi. L’Anno della Fede ci chiede di varcarne la porta. Essa è un simbolo: rappresenta tutto ciò che si apre e che si chiude. Essa protegge l'intimità di ogni comunità, essa la apre sulla comunione. Si chiude sulla vanità e la distrazione del mondo; si apre ad ogni persona che desideri condividere lo spirito di lode e d'infanzia proprio degli uomini e delle donne di Dio. Molti scelgono di vivere questo tempo anche in luoghi diversi (monasteri, case di spiritualità, conventi).
 
Sono luoghi per “sentirsi a casa”:
- lì ogni viandante non è un estraneo ma avverte la “familiarità” del luogo
- il servizio che riceve non è solo un “prodotto” ma un “gesto
- quel “gesto” richiama il “carisma” della famiglia religiosa, ordine monastico, comunità che lo ospita
- che più quella “famiglia” si apre, si allarga e più la “casa” si riempie di gioia
- che quella casa è vicina ad altre case, è inserita in un territorio con la sua storia, le sue tradizioni, le sue bellezze architettoniche,artistiche e paesaggistiche che aprono allo stupore e alla meraviglia
- che quella casa poi non nasconde la sua identità e dice a ognuno che si può “fare casa” con Dio.
 
Atteggiamenti
Vivere questa domenica insieme ad altre famiglie condividendo momenti di scambio, di festa, di amicizia fraterna.