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Palermo, il Web va in parrocchia
di Pino Grasso
A Palermo c’è chi crede alle possibilità che offre il 'cyberspazio' e si organizza in maniera efficace. È il caso di don Salvatore Pagano, parroco di Sant’Ippolito e di San Stanislao che utilizza Facebook a fini pastorali. «Penso sia utile il mezzo – dichiara – soprattutto per intercettare i giovani».
La notizia è emersa nel corso del convegno su 'Chiesa e Internet' organizzato per la Giornata delle comunicazioni sociali svoltasi in maggio. Lo spaccato dell’esperienza sul Web delle 178 parrocchie dell’arcidiocesi di Palermo fa emergere che quasi il 50 per cento ha un proprio sito che usa per l’evangelizzazione e per far conoscere le proprie bellezze artistico culturali. Un’indagine presentata al convegno rivela un approccio diversificato a Internet e ciò non è legato all’età dei sacerdoti. Utilizzano il Web anche preti settantenni come don Liborio Scordato, rettore del santuario di Altavilla Milicia che cura un sito con migliaia di contatti anche dall’estero. Stessa cosa per monsignor Gino Lo Galbo, parroco della cattedrale, che ha imparato a 'navigare' solo da pochi mesi e comunica così con i suoi collaboratori. Attorno a questo universo dei siti parrocchiali che vengono seguiti soprattutto da giovani e da parrocchiani che utilizzano la posta elettronica per comunicare con i parroci, ci sono anche quelli attivati da movimenti ecclesiali, istituti religiosi e associazioni: ultimo nato quello della Madonna del Lume di Porticello.
(Fonte: Avvenire del 17/06/09)
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