“Isolamente accogliente” è il titolo che identifica il nuovo progetto della Fondazione Migrantes, una finestra aperta sul proprio sito per raccontare la realtà di una regione, la Sicilia, che a motivo della sua posizione geografica, è chiamata a svolgere un ruolo unico per quanto riguarda l’accoglienza dei flussi migratori che partono dalla sponda sud del Mediterraneo. Ormai da mesi, l’Isola è il punto di approdo di tanti migranti che, intercettati in mare aperto, vengono sbarcati nei porti siciliani. Immagini, quelle degli arrivi, che si ripetono quasi quotidianamente, accompagnate da una cronaca dove le persone sono identificate per numero, per genere, per provenienza, per età e composizione del nucleo familiare. Bollettini che il più delle volte si coniugano con la paura dell’invasione e si declinano nella inadeguatezza di una macchina dell’accoglienza, spesso impreparata e priva di una regia organizzativa.Il progetto, strutturato e coordinato dalla Migrantes di Messina, vuole consegnare una diversa chiave di lettura, dando voce a quanti nei diversi contesti dell’Isola sono interpellati, ciascuno per la propria parte, da questo fenomeno. Raccontare il lavoro di quanti ogni giorno si sforzano per costruire percorsi di accoglienza e buone prassi. Un reportage dalla Sicilia che la Fondazione Migrantes vuole consegnare alla riflessione della società civile e del mondo ecclesiale.
(18 novembre 2015) - Le associazioni denunciano prassi illegittime nei centri di accoglienza, da Lampedusa a Pozzallo si segnalano procedure sommarie e discriminanti per i richiedenti asilo
(17 novembre 2015) - Un momento di condivisione tra occidente e oriente, reso ancor più intenso dal bisogno di superare gli echi dell’odio e della diffidenza verso l’altro
(6 novembre 2015) - Vivere su quest’Isola, con il mare cristallino che la circonda, è bellissimo, ma sapere che vicino a loro, non lontano da questo mare, molte persone muoiono, fa rabbia
(29 ottobre 2015) - Due riconoscimenti conferiti, nei giorni scorsi, alla comunità di Lampedusa, che dal periodo della Primavera araba in poi ha acceso sul mondo della migrazione un faro di umanità e comprensione
(16 ottobre 2015) - Il fotografo biellese Max Hirzel ha realizzato un reportage nei cimiteri della Sicilia sulle tracce dei corpi dei migranti morti in mare
(6 ottobre 2015) - Si ha coscienza di ciò che esiste solo quando questo ci viene raccontato, ma lo si interiorizza meglio se si è esposti al contatto diretto con degli avvenimenti che producono emozioni o con persone portatrici di emozioni