Abitanti Digitali
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L'opportunità del web 2.0 per le comunità cristiane
Il consulente del Servizio informatico della CEI, Leo Spadaro, è partito dall'analisi dei "numeri" di Facebook in Italia, per poi giungere a qualche indicazione per le realtà diocesane che "sbarcano" su questo tipo di social network. Tre le indicazioni principali: progetto di presenza, basato sull’identità e supportato da risorse; contenuti “pensati” su sito e sui social network; ogni post, ogni feedback è una persona. La tematica delle nuove forme ecclesiali di partecipazione e relazione tramite i social network è stato poi approfondito dalla ricercatrice Rita Marchetti, dell'Università di Perugia. Tra i principali usi presso le comunità ecclesiali sono stati menzionati l'informare (orari messe, date incontri, informazioni storico-artistiche), il "mobilitare" i fedeli che già frequentano la parrocchia (internet come strumento di organizzazione) e l'intercettare i ‘virtual neighbours’, i vicini digitali.
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