“Gli Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per il decennio in corso offrono una provocazione grazie alla quale possiamo interrogaci su quale sia la vita buona del Vangelo che dobbiamo trasmettere. Nell’ambiente digitale, ad esempio, è decisiva l’educazione dei giovani che si trovano nel loro mondo. In questo senso, la sfida educativa che ci attende è quella di non arrendersi e di affrontare questa cultura con responsabilità”. Lo ha detto ieri sera don Ivan Maffeis, vice direttore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali (Ucs), intervenendo alla diretta del laboratorio online “Animatori Cultura e Comunicazione” del Copercom (www.copercom.it). Don Maffeis, rispondendo agli utenti connessi, ha sottolineato l’importanza di “abitare il Cortile digitale con identità e rispetto per i propri valori e per quelli degli altri. Solo così è possibile stringere alleanze e trovare un luogo di confronto e di dialogo”.

Nel corso del convegno “Abitanti digitali” promosso dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali (Macerata 19-21 maggio), ha concluso don Maffeis, “cercheremo di misurarci con questa terra digitale che vogliamo abitare, consapevoli che la rete cambia i confini e permette alle persone di avvicinarsi e perseguire fini comuni”.