E’ online da qualche giorno il sito Internet della Conferenza episcopale siciliana (Cesi) all’indirizzo
www.chiesediscilia.org. Inserito tra i «progetti pilota» del Servizio informatico della Cei (SiCei), il sito Internet è composto da diverse sezioni: l’area istituzionale con tutte le informazioni riguardanti l’organigramma della Cesi e i contatti della Segreteria pastorale, un’area centrale dedicata alle iniziative e alle notizie provenienti dalle diocesi, uno «Focus on» sulle tematiche di attualità. Un’altra sezione molto importante è quella riguardante l’accesso ai siti Internet delle diciotto diocesi siciliane, l’area del «mediacenter», dedicato alle news e all’ufficio stampa oltre che all’edicola virtuale con la possibilità di leggere e sfogliare i settimanali e i periodici della Sicilia, oltre che leggere i lanci del
Sir e 'linkarsi' a
Tv2000 , Radio InBlu e
Avvenire. Nato da un’idea avviata da don Santino Fortunato, incaricato regionale per le comunicazioni sociali della Sicilia, il sito Web istituzionale è stato varato dopo un anno di lavoro sinergico tra il SiCei, la Seed Edizioni informatiche e la Segreteria pastorale della Cesi presieduta dal vescovo ausiliare di Palermo monsignor Carmelo Cuttitta. «Il sito delle Chiese di Sicilia, tra i primi a suo tempo a essere realizzato, figura da tempo, e abbiamo motivo di pensare che ancora meglio figurerà d’ora in avanti, tra i circa quindicimila siti ecclesiali d’Italia – sottolinea l’arcivescovo di Monreale monsignor Salvatore Cristina, delegato Cesi per le comunicazioni sociali –: vero biglietto da visita della Conferenza episcopale siciliana, strumento ordinario di lavoro degli operatori pastorali delle nostre Chiese, prima modalità con quanti per le più svariate ragioni si accostano alle nostre realtà. Nell’occasione in cui inauguriamo il restyling del sito delle Chiese di Sicilia mi è gradito segnalare il momento in cui tale operazione avviene – prosegue l’arcivescovo –: un momento che suole essere in qualche modo epocale nella vicenda pastorale delle Chiese d’Italia, per il fatto di porsi come cerniera tra l’uno e l’altro decennio pastorale. Stiamo infatti transitando dal decennio dedicato al tema della comunicazione del Vangelo in un mondo che passa a quello che affronterà la sfida educativa. In questo quadro – sottolinea monsignor Cristina – mi piace perciò pensare idealmente questa nostra inaugurazione come un frutto del recente riuscito convegno delle Chiese italiane 'Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell’era crossmediale': un frutto, se si vuole, assai ravvicinato ma già maturo e, con l’aiuto di Dio, promettente».