Spezzeranno le loro spade
e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci
 - Liturgia - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - 30 dicembre 

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
30 dicembre   versione testuale

R. Figli, obbedite nel Signore ai vostri genitori; 
* onorate il padre e la madre, perché questo è giusto. 
V. Gesù tornò a Nazaret con Maria e Giuseppe, 
e stava loro sottomesso. 
R. Onorate il padre e la madre, 
perché questo è giusto.
(Responsorio, Ufficio delle letture, Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe)

La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe celebra “il santo nucleo familiare nel quale «Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2, 52)”[1].
 
Nella Famiglia di Nazaret Dio Padre ha donato un modello di vita (Colletta). “Come i magi, le famiglie sono invitate a contemplare il Bambino e la Madre, a prostrarsi e ad adorarlo (cfr. Mt 2,11). Come Maria, sono esortate a vivere con coraggio e serenità le loro sfide familiari, tristi ed entusiasmanti, e a custodire e meditare nel cuore le meraviglie di Dio (cfr. Lc 2,19.51)” (Amoris laetitia, n. 30).
 
Quest’anno, non essendoci una domenica fra l’ottava di Natale, la festa della santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe si celebra  il 30 dicembre (cfr. Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario, n. 35). È opportuno invitare tutte le famiglie della comunità a partecipare alla medesima eucarestia, nella quale, come suggerito dal Direttorio su Pietà popolare e liturgia, possono aver luogo i seguenti riti:
 
- l’affidamento della famiglia alla santa Famiglia di Nazaret;
- la benedizione dei figli;
- il rinnovo degli impegni assunti dagli sposi nel giorno del matrimonio.
 
È bene scegliere di inserire solamente uno di questi riti, seguendo le indicazioni dei libri liturgici stessi (Messale, Benedizionale, Rito del Matrimonio), per non appesantire o sbilanciare l’equilibrio proprio della celebrazione eucaristica.
 
Fuori della Messa è possibile celebrare il Rito di benedizione dei fidanzati[2].
 
È bene sottolineare come la Festa della santa Famiglia ricorra nei giorni dell’Ottava del Natale; è opportuno, quindi, che i canti, l’omelia, l’addobbo floreale, l’uso delle luci, riconducano al mistero del Natale.
 
Celebrazione eucaristica
Monizione
Cari fratelli e sorelle, celebriamo oggi la Festa della Santa Famiglia; il Verbo di Dio si è incarnato in una famiglia umana, stabilendo così la sua dimora in ogni famiglia.
L’esempio della famiglia di Nazaret sia luce nel buio del mondo, sostenga ogni famiglia e la renda capace di affrontare le difficoltà e le vicissitudini della vita (Cfr. Amoris laetitia, n. 66).
 
Preghiera dei fedeli
È bene che nella preghiera dei fedeli si accenni alla chiesa, alla famiglia, ai fidanzati, al matrimonio, ai figli.
 
Presentazione dei doni
La processione dei doni può essere affidata a una o più famiglie.
 
 
 
 
[1] “Nel tempo natalizio ricorrono alcune celebrazioni che hanno un rapporto stretto con il mistero della manifestazione del Signore: il martirio dei Santi Innocenti (28 dicembre), la memoria del Nome di Gesù, la festa della Santa Famiglia, in cui viene celebrato il santo nucleo familiare nel quale «Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2, 52); la solennità del 1° gennaio, memoria intensa della maternità divina, verginale e salvifica di Maria”: Direttorio su Pietà popolare e liturgia, n. 107.
[2] “La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Domenica fra l’ottava del Natale) offre un ambito celebrativo adatto per lo svolgimento di alcuni riti o momenti di preghiera propri della famiglia cristiana.
Il ricordo di Giuseppe, di Maria e del fanciullo Gesù che si recano a Gerusalemme, come ogni osservante famiglia ebrea, per compiere i riti della Pasqua (cf. Lc 2, 41-42), incoraggerà l’accoglimento della proposta pastorale che, in quel giorno, tutta la famiglia riunita partecipi alla celebrazione dell’Eucaristia. E saranno pure significativi, in tale festività, la rinnovazione dell’affidamento della compagine familiare al patrocinio della santa Famiglia di Nazaret, la benedizione dei figli, prevista nel Rituale, e, ove se ne dia l’occasione, il rinnovo degli impegni assunti dagli sposi, ora genitori, nel giorno del matrimonio, nonché lo scambio delle promesse sponsali con cui i fidanzati formalizzano il progetto di costituire una nuova famiglia”: Direttorio su Pietà popolare e liturgia, n. 112.