Lo scorso 8 aprile la sen. Cirinnà (PD) ha presentato alla II Commissione (Giustizia) del Senato due proposte di testo unificato: una recante “Disciplina dei patti di convivenza e delle convivenze di fatto” e risultante dalla rielaborazione dei ddl nn. 14, 197, 239, 314 e 909 e un’altra recante “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso” e redatta sulla base dei ddl nn. 1211, 1231 e 1360. La Commissione dovrà decidere nel corso di una prossima seduta se proseguire nell’esame disgiunto dei due testi o se farli confluire in un solo testo. Il primo testo al titolo I disciplina l’istituzione presso l’ufficio di stato civile di ogni comune del registro dei patti di convivenza, al quale possono iscriversi due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, per organizzare la loro vita in comune. Con il patto di convivenza le parti assumono reciproci obblighi di assistenza morale e materiale, ognuna in ragione delle proprie sostanze e della propria capacità di lavoro professionale o casalingo. Il secondo testo prevede che due persone dello stesso sesso possano costituire un’unione civile dichiarando di voler fondare tale unione di fronte all’ufficiale di stato civile. Presso gli uffici del registro di ogni comune italiano è istituito il registro nazionale delle unioni civili, al quale possono iscriversi alla presenza di testimoni due persone dello stesso sesso, maggiorenni e capaci di intendere e di volere, unite da reciproco vincolo affettivo.