Introduzione   versione testuale

di Don Franco Magnani

Per un uso fruttuoso del sussidio



Le coordinate essenziali
Per un uso fruttuoso del sussidio, occorre tener presenti alcune coordinate essenziali: si tratta del kairós, del tempo favorevole che ci è concesso di vivere, e che darà una tonalità straordinaria alla Quaresima e al Tempo pasquale di quest’anno.

Il Giubileo della Misericordia
Innanzitutto, il Giubilo della Misericordia, indetto da Papa Francesco. Esso ci invita ad andare al cuore del mistero di Dio, amore misericordioso tanto forte e potente da poter perdonare, risanare, far risorgere anche dal peccato più grande. Proprio all’inizio del suo Messaggio per la Quaresima di quest’anno Papa Francesco, riprendendo  quanto già auspicava nella Bolla di indizione del Giubileo, ci chiede con insistenza che «la Quaresima di quest’Anno Giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio» (Misericordiae vultus , 17).

Il Congresso Eucaristico
In secondo luogo, il cammino di preparazione al XXVI Congresso Eucaristico nazionale, che si terrà a Genova dal 15 al 18 settembre. La preparazione al Congresso non è avulsa dall’anno liturgico, ma è parte integrante dell’esperienza, ed avviene proprio nel vivere la liturgia in tutte le sue potenzialità. Il tema del Congresso –  L’Eucaristia fonte della missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro” – consente di porci in piena sintonia sia con l’anno giubilare, sia con la dinamica quaresimale-pasquale di conversione e annuncio.

Il decennio dedicato all’educazione e il Convegno di Firenze
Non dobbiamo dimenticare che siamo anche nel decennio dedicato all’educazione: ambito primario dell’esperienza della misericordia, che nell’amore materno e nella dedizione familiare trova il suo riferimento simbolico essenziale. Il Convegno di Firenze ci ha orientati a riscoprire in Cristo l’uomo nuovo, Colui che indica anche nei nostri tempi i tratti essenziali di un nuovo umanesimo.

Speranze e contraddizioni del nostro tempo
Non dobbiamo infine misconoscere i tempi che stiamo vivendo: accanto ai “segni dei tempi” positivi, come le accresciute possibilità di progresso e crescita per molti, la comunicazione e l’interdipendenza sempre più globale, il desiderio di partecipazione e democrazia soprattutto da parte dei più poveri, vediamo segnali negativi, che il più delle volte prevalgono nella risonanza mediatica e nella percezione comune. Vediamo dunque tensioni sociali, crisi economiche, pericoli di guerre internazionali e conflitti all’interno delle nazioni. La fuga di migliaia di profughi dagli scenari dell’odio e dell’ingiustizia provoca drammaticamente a riflettere e ad agire. La misericordia appare così non solo un tema strettamente religioso, confinato nell’ambito ecclesiale, ma come una risorsa, una sorgente a cui tutti gli uomini e donne di buona volontà sono chiamati ad attingere, non solo per sé, ma anche per condividerne con altri.

Alcune conseguenze
Il Sussidio nella sua parte biblica è costantemente attento a legarsi al tema della Misericordia.
Così pure, nei commenti alle letture e nelle indicazioni liturgiche, si tiene presente lo sfondo qualificante del Congresso Eucaristico nazionale, che sarà celebrato a Genova dal 15 al 18 settembre prossimi, che già prende avvio nel ritmo dell’anno liturgico, e dalla celebrazione incessante e fedele del mistero di Cristo trova il massimo impulso e il pieno significato. Una buona celebrazione della liturgia è la migliore preparazione e già un inizio dell’esperienza del Congresso. Il Signore, che ci viene continuamente incontro nella celebrazione, ci orienta alla missione. Si è pure tenuto presente lo sfondo antropologico delineato a Firenze, e così pure la prospettiva liturgica lì delineata (cf. Trasfigurare).

I nuclei ispiratori: il “fuoco che non si consuma” e il “cuore ardente”
Pur rispettando la dinamica propria del tempo liturgico, si è individuato un nucleo ispiratore fondamentale per il tempo di Quaresima nella lettura della terza domenica: “il fuoco che arde e non si consuma” ( cf. Es 3,3) è immagine potente dell’amore divino, dell’inesauribilità della misericordia, che attrae e sorprende, che spinge a “togliersi i calzari” (cf. Es 3,5) di fronte alla bellezza del mistero, che cattura e invia per la missione di liberazione. La dinamica fondamentale del tempo di Quaresima è quella della conversione, della riscoperta della misericordia innanzitutto per sé e per la propria comunità. Come ricorda papa Francesco, ogni autentica intimità con Cristo è anche missionaria, non intimistica; ma l’orientamento più specifico alla missione è riservato al Tempo pasquale.
Anche per il Tempo di Pasqua si è individuato un nucleo biblico, nell’espressione del vangelo della Messa vespertina di Pasqua: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via?» (Lc 24,32). L’incontro con il Risorto fa ardere il cuore; l’incontro con la misericordia divina, che in Gesù vince la morte, proprio passando attraverso la sofferenza e il dono totale, non può restare un fatto privato. I discepoli di Emmaus corrono a riportare la notizia agli altri discepoli; così come nei racconti pasquali tutti corrono da e verso il sepolcro, fino a che la manifestazione del Risorto avvia la “corsa della Parola” verso tutti i popoli: «A Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (At 1,8). La missione che deriva dall’incontro con Cristo nella liturgia non è dunque un fatto estrinseco, una sorta di obbligo gravoso da assolvere, ma sgorga dal di dentro, da quella fiamma che Cristo è venuto a portare, e che si accende anche in noi.

Liturgia musica e canto
Secondo una competenza ormai saldamente acquisita, una parte importante delle indicazioni liturgiche è occupata dalle proposte musicali. Esse comprendono suggerimenti per una feconda assimilazione del Repertorio Nazionale Canti per la Liturgia (CEI-Elledici), e anche per una auspicata e conveniente esecuzione in canto del Salmo responsoriale (cf. Ordinamento Generale del Messale Romano, 61). Il criterio seguito, così come per le altre parti liturgiche, non è quello di una animazione superficiale e relativistica, ma quello autenticamente ecclesiale della profondità espressiva e della pertinenza rituale capace realmente di alimentare nel credente il fuoco della missione.

In vista della missione
Accanto alle indicazioni biblico-liturgiche, sono stati curati altri contributi – come ad esempio le catechesi sul Rito della Messa, sulla Preghiera eucaristica IV e la Via Crucis –  capaci di orientare alla missione, a partire dalla celebrazione.
 
                                                                                              Don Franco Magnani
                                                                                   Direttore Ufficio Liturgico Nazionale CEI