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 Sussidio Avvento-Natale 2011 - III Domenica, 11 dicembre - Dalla parrocchia alla famiglia 
Dalla parrocchia alla famiglia   versione testuale
Suggerimenti per vivere l’anno liturgico in famiglia
La testimonianza di una famiglia
 
“La famiglia è la prima scuola delle virtù sociali. Da quando l’uomo esiste, ha sempre guardato con ammirazione l’ordine del cosmo, il ciclo delle stagioni, la luna e le stelle, il sole che ci scalda e che non manca mai ogni mattina di sorgere. La giustizia è la massima aspirazione degli uomini. La giustizia è l’ordine della vita civile che rispetta la dignità umana. Quando la giustizia è negata, è come se il sole non sorgesse. La Dottrina Sociale della Chiesa è l’alfabeto della dignità della persona umana che dobbiamo far apprendere ai nostri figli. Ricordando loro sempre che l’uomo è fragile e ferito dal peccato originale, e che i cieli e le terre nuove in cui finalmente la giustizia potrà essere pienamente realizzata non appartengono alla scena del mondo. Ma rendere il mondo più giusto è un obiettivo che non possiamo mai dimenticare”.
 
 
Suggerimenti dalla Liturgia
 
La Liturgia invita alla ricerca della gioia autentica; una gioia che non si può ridurre né al divertimento, né al relax, né alla pura evasione. La Liturgia educa alla “perfetta letizia” attraverso la nobile semplicità dei riti: il ritrovarsi, la comunità riunita, il canto, il silenzio che fa rientrare nel profondo, il camminare incontro alla mensa del Corpo di Cristo… La famiglia è invitata così a riscoprire il valore e le possibilità di rallegrarsi che sono insite anche nella fatica e nei ritmi quotidiani: la colazione insieme, anche se affrettata; i saluti, i trasferimenti, i momenti di passaggio, il gioco e lo studio, la discussione, i problemi pratici, gli imprevisti… Sono tutti momenti che, vissuti bene, possono diventare occasione di pienezza, e vissuti male si trasformano in costrizione, affanno, tensione. Chi pretende evasione e divertimento, si troverà inevitabilmente a disagio. Chi invece è educato alla scuola di Cristo, chi è nutrito alla mensa eucaristica, può riscoprire tutta la vita familiare come dono e opportunità. Cristo è in cerca di famiglie capaci di rieducare altre famiglie alla gioia autentica.
 
 
Un momento di preghiera in famiglia - Rieducarsi alla preghiera
 
Preparazione e introduzione
 
Preparazione: trovare un posto tranquillo, o disporsi davanti a un’immagine sacra presente in famiglia. Scegliere un momento disteso: potrebbero bastare anche solo cinque minuti di interruzione nel ritmo abituale della quotidianità (anche per ridarle sapore).
Introduzione: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen.
 
Ripresa del salmo responsoriale della domenica
(Cantico della Beata Vergine, Lc 1,46-54 )
 
Lettore: La mia anima esulta nel mio Dio.
Tutti: La mia anima esulta nel mio Dio.
 
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
 
Tutti: La mia anima esulta nel mio Dio.
 
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
 
Tutti: La mia anima esulta nel mio Dio.
 
Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia.
 
Tutti: La mia anima esulta nel mio Dio.