Newsletter n° 337 del 23 giugno 2016
In nome delle vittime
Viviamo le giornate più luminose dell’anno, quelle nelle quali sembra non debba mai scendere la sera. Per certi versi sono fotografia di una società che corre, s’affanna, progetta, lavora. Con questi ritmi occorre uno sguardo davvero attento per riuscire a scorgere persone per le quali ogni momento spinge la stagione della vita verso l’inverno. Ci sono situazioni che obbligano a riporre in fretta nel baule dei ricordi quello che è stato; danno una nuova misura alle cose; suscitano reazioni, a volte anche imprevedibili, di rassegnazione e chiusura, di rabbia e ribellione. Quando si conosce la forza devastante della violenza, degli abusi psicologici e fisici, si finisce esposti al vento dell’insicurezza e al freddo dell’impotenza. Il pensiero va a quanti, nel mondo della comunicazione, senza speculazioni morbose ci aiutano a dare un nome a realtà che, diversamente, rimarrebbero invisibili, nonostante siano tutt’altro che rare. Grazie perché ci obbligate a fermarci davanti a queste contraddizioni del nostro tempo e della nostra cultura, che arrivano a calpestare la vita di bambini, donne e anziani. Grazie perché ci provocate ad affrontare una riflessione non facile, superando indifferenze diffuse, ma non per questo meno colpevoli.  don Ivan  
News
Dall'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali l'invito all'esecutivo della Fisc e a quanti lavorano nei settimanali diocesani per una riflessione sulle trasformazioni in atto nel mondo dell'informazione. Ci aiuterà, giovedì 7 luglio a Roma, il giornalista Marco Bardazzi, già dell'Ansa e de La Stampa ed oggi a capo della comunicazione del Gruppo Eni.
Due giornate di lavoro, a Roma, organizzate dal Servizio Informatico della Cei per fare il punto sulle nuove risorse a disposizione delle comunità cristiane per la comunicazione, l’amministrazione e la gestione delle attività pastorali. Appuntamento a Roma (via Aurelia, 796) lunedì 27 e martedì 28 giugno.
Interpellato dal Giornale Radio Rai, Mons. Galantino si è unito alla condanna, al dolore e al turbamento e espressi da Papa Francesco in merito all’ultima tragedia che ha colpito la società americana. «Davanti a questa tragedia – ha detto - che va condannata nella maniera più ferma, io vorrei  almeno che si evitasse in questo momento qualunque speculazione».
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Cosa vuol dire essere cittadini nel mondo globale al tempo di Internet?