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 Sussidio Quaresima 2011 - I Domenica - Fragilità come tentazione e risorsa 
Riconciliazione e fragilità
Fragilità come tentazione e risorsa   versione testuale
Il credente riconciliato non ha paura della propria fragilità, anche quando diventa provocazione e tentazione.
 
Gesù digiuna nel deserto proprio per condividere pienamente, senza maschere, la condizione umana. Il digiuno va visto come gesto simbolico che permette la riappropriazione del proprio limite: il lodevole scopo pratico di devolvere il ricavato ai poveri non rende ragione di tutte le valenze di questo gesto. Il digiuno che gli evangelisti attribuiscono a Cristo nel deserto, il digiuno praticato anche nella primitiva comunità cristiana “nel momento in cui lo sposo è tolto” consiste in una immersione nella propria limitatezza umana, è invocazione della potenza ricreatrice di Dio.
La tentazione consiste invece nella pretesa di superare il limite, di pareggiarsi a Dio: “dì che le pietre diventino pane... gettati giù... tutti i regni della terra saranno tuoi...”. Gesù risponde con il digiuno, con la resistenza, con la risposta attraverso la Parola divina. Proprio accettando di condividere il limite umano, Gesù avvia il percorso che porterà a superarlo.