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 Sussidio Quaresima 2011 - I Domenica - Affettività e tentazione 
Affettività e riconciliazione
Affettività e tentazione   versione testuale
Un’affettività riconciliata sa resistere alla tentazione di una scissione al suo interno; un’affettività riconciliata è quella che sa crescere fino al suo compimento.
 
La tentazione fondamentale dell’affettività è quella della scissione e dell’arresto: fermarsi alla soddisfazione di un bisogno, alla ricerca di un potere, piegarsi all’adorazione di un idolo, scisso dal resto della vita. Quando la sessualità viene separata dall’amore, e l’amore è indipendente da una scelta coerente e costante di vita, la coppia si isola dalla comunità, la persona con la sua sete di realizzazione personale si separa dalla coppia, la persona diventa individuo, privata di legami, e quindi impossibilitata ad essere se stessa...
Il cedimento alla tentazione della separatezza non coinvolge solo il matrimonio: tutte le relazioni ne risentono: amicizia, cittadinanza, essere figli, essere genitori... come in un tessuto può bastare il cedimento di un filo per determinare uno strappo generalizzato, così anche nell’affettività l’illusione di poter separare e isolare a proprio piacimento uno solo dei suoi aspetti ha conseguenze devastanti sul tutto; di cui ci si rende conto spesso solo a lungo termine, quando sembra essere troppo tardi.
La via di Gesù è la fedeltà al Padre, alla sua parola, prima di ogni assolutizzazione del bisogno, prima di ogni idolatria: essa si esprime nell’azione simbolica del digiuno, segno di autocontrollo, di disponibilità totale di sé. Si rende così possibile l’unità profonda della persona, la ricerca della propria vocazione, la scoperta del proprio modo per vivere l’amore.