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 Dalle diocesi - Archivio - 2015 - Dicembre - Dialogo on line, i Barnabiti aprono le porte 
CasertaDialogo on line, i Barnabiti aprono le porte   versione testuale
Utilizzare le potenzialità dei nuovi mezzi di comunicazione per far maturare nei giovani una fede pensata e sviluppare nello stesso tempo la loro capacità critica di fronte alle questioni che interpellano l’intelligenza e la libertà, mettendosi in gioco anche nel dialogo in Rete con quanti non frequentano abitualmente l’esperienza ecclesiale. È la ragione di fondo che motiva l’impegno nel mondo della comunicazione della pastorale giovanile dell’«Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo », meglio conosciuti come Barnabiti, grazie al nuovo blog www.giovanibarnabiti.it, rilanciato anche attraverso i social network e un canale dedicato di YouTube. Gli articoli del blog, curato da una équipe di giovani, universitari o già inseriti nel modo del lavoro, provengono dalle varie realtà giovanili dei barnabiti sparse sul territorio nazionale, ma sono anche il frutto della collaborazione di tre redazioni estere in Brasile e Polonia. I temi affrontati vanno dalla più stringente attualità, come i recenti fatti di terrorismo in Francia, alle riflessioni di natura prettamente spirituale ed ecclesiale, toccando poi questioni come la tutela del creato, il lavoro, la globalizzazione. Senza trascurare, ovviamente, lo scambio di esperienze e informazioni su eventi e iniziative dal mondo dei Barnabiti, rilanciate anche dalla pubblicazione cartacea Giovani Barnabiti, disponibile in formato digitale.
«L’idea del blog è nata da appena un anno e mezzo – racconta padre Giannicola Simone, superiore della comunità dei Barnabiti di San Felice a Cancello, nel Casertano, e direttore della pastorale giovanile dell’ordine fondato nel Cinquecento da sant’Antonio Maria Zaccaria –. Il nostro intento è stato quello di stimolare i giovani a pensare, ragionare e mettere per iscritto le proprie riflessioni, nelle quali l’esperienza di fede potesse diventare cultura e costruire ponti con altri giovani, anche quelli sconosciuti ». E l’intuizione sembra essere stata azzeccata, a giudicare dalle diverse voci di collaboratori che vanno sempre più intrecciandosi sul blog e dal fecondo incontro e dialogo anche con chi non conosceva la spiritualità e le proposte dei giovani barnabiti. «L’attenzione alla dimensione culturale della fede è stata sempre una caratteristica del nostro ordine – dice ancora padre Simone – e oggi per noi questo significa, ad esempio, interessarci ai nuovi media digitali come uno strumento bello ma che si può usare sempre meglio per l’evangelizzazione e per l’incontro tra le persone». L’impegno dei giovani comunicatori è ora sollecitato, tra l’altro, da eventi come il Giubileo e la Gmg in Polonia.