1 marzo
II domenica di Quaresima   versione testuale

Egli, dopo aver dato ai discepoli
l’annunzio della sua morte,
sul santo monte manifestò la sua gloria
e chiamando a testimoni la legge e i profeti
indicò agli apostoli che solo attraverso la passione
possiamo giungere al trionfo della risurrezione.
Prefazio La trasfigurazione annunzio della beata passione
 
Il mistero della Trasfigurazione ritma il cammino in questa seconda domenica. I testi eucologici ne offrono una ricca interpretazione orante. La Colletta applica l’invito del Padre ad ascolta il Figlio all’assemblea dei fedeli: siamo come plasticamente inseriti nella scena del monte Tabor. La preghiera sulle offerte riprende il legame tra la purificazione quaresimale o l’orientamento alla Pasqua. In coerenza a questa linea, anche il prefazio ringrazia per l’indicazione della trasfigurazione come luce che mostra il valore della passione in ordine alla risurrezione. L’orazione dopo la comunione sviluppa il tema della via che la chiesa pellegrina sulla terra percorre, arricchita dall’anticipo misterico dei beni del cielo attraverso i sacramenti.
Le monizioni siano scritte a partire da questa ricca offerta. Si suggerisce inoltre di portare in processione la croce astile e l’Evangeliario: seguire il Cristo crocifisso è possibile se confortati dalla parola del Vangelo, secondo il comandamento che nel brano odierno sentiamo dal Padre rivolto ai discepoli “Questi è il Figlio mio, l’amato, ascoltatelo!”.
 
prima del canto d’inizio             
Il tempo prezioso della Quaresima rinnova il nostro cammino. Il mistero della trasfigurazione del Signore che oggi caratterizza la liturgia mostra che il dono di sé completo di Gesù e nostro si apre alla gloria ed è incoraggiato dal conforto della Parola di Dio. La Croce e la Parola guidano il nostro percorso.
 
Come già detto, per tutto il tempo quaresimale, si suggerisce l’adozione per l’atto penitenziale – almeno nelle domeniche – della seconda forma (MR p. 296); si consiglia di proclamare la professione di fede, utilizzando il simbolo detto “degli Apostoli” (p. 306) e si propone di adottare per la preghiera universale l’offerta di intenzioni di preghiera a cui far seguire un breve tempo di silenzio o la risposta litanica Signore pietà o Kyrie eleison.
 
 
Anche oggi, tra gli avvisi sobriamente offerti dopo la preghiera post communio, si potrebbe richiamare l’occasione di iniziare un tempo di penitenza anche con il sacramento della Riconciliazione.
 
Per la Benedizione finale, si suggerisce di adottare la Preghiera di benedizione sul popolo n. 7 (MR p. 450), per la richiesta di far brillare la luce del volto divino.
 
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

O Signore, fa’ risplendere la luce del tuo volto sopra la tua famiglia, perché aderisca di cuore alla tua legge e possa attuare tutto l bene che le ispiri. Per Cristo nostro Signore.
Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Amen.