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Internet: CEI, maneggiare con cura Facebook, nasconde insidie   versione testuale

Agi - 19 gennaio 2009

Assolto dalla Civilta’ Cattolica e dall’Osservatore Romano, Facebook resta sotto osservazione da parte della Chiesa Italiana. Un invito alla prudenza nel maneggiare forma di "individualismo interconnesso" come Facebook e’ arrivato infatti dal portavoce della Cei don Domenico Pompili che ha aperto questa mattina il convegno "Chiesa in rete 2.0" promosso dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali e della Servizio Informatco della Chiesa Italiana.
Don Pompili ha rilevato l’esistenza di un "nuovo individualismo che cresce e che il sociologo spagnolo Castells non ha esitato a definire ’networked individualism’ per evocare singoli che rescindono i legami con il territorio circostante, salvo poi moltiplicare le connessioni, magari su Facebook".
"Non vi e’ dubbio che ci siano in giro difensori entusiasti del virtuale che tendono a minimizzare il suo impatto, cosi’ come vi sono ostinati detrattori del virtuale che vorrebbe descriverlo necessariamente come antitesi all’umano", ha proseguito il sacerdote. "Non vi e’ dubbio che e’ cresciuto il rapporto con la Rete, ma la domanda resta: come dobbiamo essere noi stessi, fino in fondo, senza per questo assumere uno stile
linguistico desueto, quando non tautologico, cioe’ ripetitivo?". "Mi chiedo in che modo questo individualismo
interconnesso ridisegna il territorio umano e dunque la dinamica relazionale", ha concluso il sacerdote. (AGI)
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