Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo - Introduzione al Tempo di Quaresima
Introduzione al Tempo di Quaresima
“Ha lo scopo di preparare la Pasqua: la liturgia quaresimale guida alla celebrazione del mistero pasquale sia i catecumeni, attraverso i diversi gradi dell'iniziazione cristiana, sia i fedeli, mediante il ricordo del battesimo e mediante la penitenza” (Ordinamento dell’anno liturgico e del calendario, 27; cfr. SC 109).
La Quaresima è “tempo di ascolto della Parola di Dio e di conversione, di preparazione e di memoria del Battesimo, di riconciliazione con Dio e con i fratelli, di ricorso più frequente alle «armi della penitenza cristiana»: la preghiera, il digiuno, l’elemosina (cfr. Mt 6,1-6. 16-18)” (Direttorio su pietà popolare e liturgia, 124).
La liturgia quaresimale si caratterizza per sobrietà ed essenzialità: l’altare non deve essere ornato con i fiori[1], il suono degli strumenti è permesso solo per sostenere il canto[2], viene omesso il «Gloria»[3] e, in tutte le celebrazioni dall’inizio della Quaresima fino alla Veglia pasquale, l’«Alleluia». Tutto ciò in vista di un ascolto profondo della Parola, di un incontro con il Signore della vita, di un’apertura al fratello bisognoso.
Il lezionario
Domeniche di Quaresima
Le letture della celebrazione eucaristica (anno A) sono legate al catecumenato, propongono un itinerario battesimale-sacramentale.
Nella Prima e nella Seconda domenica si leggono le narrazioni della Tentazione e della Trasfigurazione del Signore nella versione dell’evangelista Matteo. All’inizio del cammino quaresimale la Chiesa è invitata a un ascolto profondo della parola di Dio (cfr. Mt 4,4; Mt 17,5), medita su ciò che deve lasciare (le tentazioni) e sulla meta verso cui tendere (il volto trasfigurato del Signore).
Le tre domeniche successive riprendono i brani evangelici legati anticamente agli scrutini battesimali: la Samaritana (Gv 4,5-42), la guarigione del cieco nato (Gv 9,1-41), la risurrezione di Lazzaro (Gv 11,1-45). Le pericopi evangeliche proposte prefigurano le realtà battesimali e presentano Gesù come sorgente di acqua viva, luce del mondo, risurrezione e vita.
Le letture dell'Antico Testamento si riferiscono alla storia della salvezza; quelle dell’Apostolo concordano tematicamente con quelle del vangelo e dell’Antico Testamento (cfr. OLM, 97).
Settimana santa
La Settimana santa inizia con la “Domenica delle Palme e della Passione del Signore”, nella quale, per la processione, viene proclamato l'Ingresso solenne di Gesù in Gerusalemme nella versione dell’evangelista Matteo (Mt 21,1-11); nella Messa si legge il racconto della Passione del Signore (Mt 26,14-27,66). Le letture dell'Antico Testamento si riferiscono alla storia della salvezza, uno dei temi specifici della catechesi quaresimale (cfr. OLM, 97).
Nei primi giorni della Settimana santa le letture si riferiscono al mistero della Passione del Signore.
[1] “Nel tempo di Quaresima è proibito ornare l’altare con fiori. Fanno eccezione tuttavia la domenica Laetare (IV di Quaresima), le solennità e le feste”: OGMR, 305.
[2] “In tempo di Quaresima è permesso il suono dell’organo e di altri strumenti musicali soltanto per sostenere il canto. Fanno eccezione tuttavia la domenica Laetare (IV di Quaresima), le solennità e le feste”: OGMR, 313.
[3] “Lo si canta o si recita nelle domeniche fuori del tempo di Avvento e Quaresima; e inoltre nelle solennità e feste, e in celebrazioni di particolare solennità”: OGMR, 53.