Concluso il ciclo di audizioni, la VII Commissione (Cultura) di Montecitorio ha avviato l’esame del ddl governativo (n. 2994 e abbinati) concernente la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, c.d. Buona scuola. Nei prossimi giorni saranno presentate e poi esaminate le proposte di modifiche al testo.
Il provveidmento del Governo prevede in particolare agli articoli da 15 a 17 delle agevolazioni fiscali.
L'articolo 15 include le scuole statali e paritarie tra i destinatari del 5 per mille, a decorrere dal 2016, prevedendo che nella dichiarazione dei redditi i contribuenti indicano la scuola alla quale devolvere la somma. La quota di risorse attribuita alle istituzioni scolastiche a seguito del riparto delle somme complessivamente assegnate per il finanziamento del cinque per mille (stabilito in euro 500 milioni annui a decorrere dal 2015) è iscritta nel Fondo per il funzionamento e destinata alle singole istituzioni beneficiarie in maniera proporzionale alle scelte espresse.
L'articolo 16 istituisce un credito d'imposta del 65 per cento per 2015 e 2016 e del 50 per cento per il 2017 per chi effettua erogazioni liberali in denaro per la realizzazione di nuove scuole, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e il sostegno a interventi per l'occupabilità degli studenti. Il credito non è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese.
L'articolo 17 introduce una detrazione IRPEF, per un importo annuo non superiore a 400 euro per studente, per le spese sostenute per la frequenza delle scuole paritarie dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. Rimane ferma la detrazione per le erogazioni finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa, che non è cumulabile con la detrazione delle spese per la frequenza.