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Torneranno i prati   versione testuale

Regia: Ermanno Olmi; fotografia: Fabio Olmi;
montaggio: Paolo Cottignola; scenografia: Giuseppe Pirrotta; costumi: Andrea Cavalletto;
Interpreti: Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Andrea Di Maria, Francesco Formichetti, Camillo Grassi, Niccolò Senni, Domenico Benetti, Andrea Benetti, Carlo Stefani, Niccolò Tredese, Franz Stefani, Andrea Frigo, Igor Pistollato;
distribuzione: 01; durata: 80’; origine: Italia, 2014.
Il film ha preso ispirazione dal racconto La paura di Federico De Roberto (1921).
La vicenda è ambientata sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 con le truppe austriache, e ha la durata di una notte. In un avamposto delle linee italiane c’è un gruppo di soldati comandati dal capitano Emilio. La situazione è critica: la neve altissima, il freddo, l’influenza stanno tormentando quel manipolo di uomini che sembrano rassegnati a tutto. Arrivano all’avamposto un maggiore e un tenentino con l’ordine di trovare un nuovo punto d’osservazione. Nel tentativo di eseguire tale ordine, un soldato viene ucciso, un altro preferisce suicidarsi, finché il capitano si ribella e decide di non ubbidire, ben sapendo a che cosa va incontro. Più tardi il nemico sferra un micidiale cannoneggiamento che porta nella trincea devastazione e morte. Poi, inaspettatamente, l’ordine di ripiegamento. Solo pochi restano a seppellire i morti e a curare i feriti. Mentre il tenentino scrive alla madre una lettera sconsolata che suona come una denuncia dell’insensatezza della guerra.