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 Sussidio Quaresima 2011 - III Domenica - Fragilità come sete e sorgente 
Riconciliazione e fragilità
Fragilità come sete e sorgente   versione testuale
Il credente riconciliato attende di essere guarito da Cristo, e accoglie nella propria fragilità l’occasione per incontrarlo.
 
La donna samaritana, stanca, affaticata, provata dalla vita, è immagine non solo della debolezza umana, ma anche della forza del desiderio che non si stanca di cercare. Ma anche Gesù cerca e desidera di riaccogliere questa figlia nell’abbraccio del Padre. Il paradosso di questo incontro è che tutto parte da un riconoscimento di debolezza e stanchezza: prima è Gesù che chiede “dammi da bere”, infine è la donna che riconosce di aver lungamente cercato a vuoto quell’amore che solo Gesù le mostra in tutta la sua pienezza: ma proprio partendo dal riconoscimento del proprio peccato, essa può diventare annunciatrice, testimone di Cristo. La fragilità riconosciuta, accolta, riconciliata, è il punto di innesto della potenza di Dio.