Torna alla home
Direttore: Maffeis Don Ivan
Circonvallazione Aurelia, 50 00165 Roma
06 66398209
06 66398239
Cerca
 News - Archivio - 2016 - Maggio - Parental control? Non č la panacea! 
archivio
Parental control' Non č la panacea!   versione testuale

Nel loro report  Bieke Zaman e Marije Nouwen passano in rassegna tutti gli studi in lingua inglese sui parental control, e concludono che la maggior parte di questi strumenti si focalizzano sulla prevenzione dei rischi e sulla restrizione dei comportamenti. Tuttavia, queste forme di mediazione da parte dei genitori hanno l’effetto collaterale di ridurre le opportunità di internet per i ragazzi iper-protetti e iper-controllati.  
 
La protezione declinata esclusivamente nei termini di prevenzione può anzi andare a detrimento dei diritti e del benessere dei minori. Limitare certe attività online può infatti significare impedire ai ragazzi di beneficiare delle opportunità di internet per comunicare e tenersi in contatto con gli amici, trovare informazioni e acquisire nuove conoscenze. Uno spionaggio da ‘Grande Fratello’ poi, può compromettere le relazioni famigliari, e esporre altri a rischi di privacy.
 
Al di là del controllo ad ogni costo, le misure protettive dovrebbero contenere soluzioni che aiutino i ragazzi a sviluppare la loro resilienza dal momento che è impossibile proteggerli da ogni rischio. Le misure restrittive e di controllo da sole non sono in grado di equipaggiare i ragazzi di fronte ai rischi e ai potenziali danni.
 

Quanto efficaci sono i parental control?
 
Bieke Zaman e Marije Nouwen concludono la loro rassegna di studi sui parental control affermando “non sappiamo se funzionano davvero! Le ricerche sin qui condotte sull’uso dei parental control non ci danno una risposta definitiva sulla loro efficacia nel ridurre i rischi di internet a cui si espongono i minori.”
 
La questione della loro efficacia non può generare una risposta univoca: quando decidono di installare software di parental control, i genitori li integreranno in modo diverso nel mix di strategie di mediazione da loro adottato, che tende a essere complesso, dinamico e spesso paradossale. Le pratiche di mediazione messe in atto dai genitori sono sempre dipendenti dal contesto, che evolve nel tempo ( si pensi a quanto rapidamente cambi la popolarità di certe piattaforme o device) e cambia da luogo a luogo (regole meno rigide al ristorante o in auto, ad esempio). In certe situazioni, i media digitali possono fare da babysitter, in altre sono il veicolo delle relazioni genitore-figlio.
 
 
 
Raccomandazioni per genitori:
  • Evitate di essere iper-protettivi
    • I genitori non devono pensare ai parental control come a app “elicottero” che consentono di controllare i figli a ogni costo;
    • Le punizioni (ad es. proibire agli adolescenti l’uso dei social media) non insegnano i valori e le norme, e aumentano il rischio che i ragazzi infrangano le regole di nascosto.
  • Siate consapevoli delle sfide etiche
    • I genitori dovrebbero discutere le impostazioni dei parental control direttamente con i loro figli, dal momento che queste scelte condizioneranno le attività online dei ragazzi;
    • I genitori dovrebbero essere consapevoli delle conseguenze etiche che l’uso dei parental control può avere oltre i confini della famiglia. Il monitoraggio del comportamento online dei propri figli potrebbe infatti rivelare informazioni sui loro amici e altri utenti.
  • I parental control come un attivatore di comunicazione
    • L’uso dei parental control non dovrebbe essere finalizzato al controllo (nascosto), ma a creare aspettative chiare e favorire il sostegno genitoriale;
    • I parental control dovrebbero essere usati come stimolo alla discussione fra genitori e figli riguardo ai contenuti e ai comportamenti appropriati e inappropriati;
    • I genitori dovrebbero discutere apertamente e in modo trasparente i motivi e gli scopi alla base della loro scelta di usare i parental control.
 
Raccomandazioni per l’industria:
  • Focalizzatevi sullo sviluppo delle competenze digitali dei ragazzi in famiglia
    • Gli sviluppatori di app dovrebbero integrare i parental control con le iniziative educative che sono sparse su vari siti web, opuscoli informativi e seminari.
  • Aiutate i ragazzi a diventare resilienti
    • Le misure protettive dovrebbero contenere soluzioni che aiutino i ragazzi a sviluppare la loro resilienza
    • Facilitate le opportunità, attraverso l’offerta di contenuti, piattaforme, e app di qualità.
    • La nuova generazione di parental control dovrebbe fare di più che offrire un menu di impostazioni, incoraggiando i genitori a attivare percorsi di apprendimento reciproco e attività condivise.
 
Per maggiori informazioni:
 
Il report “Parental controls: advice for parents, researchers and industry” è disponibile al link: http://eprints.lse.ac.uk/65388/
 
Per maggiori informazioni contattare Bieke Zaman (bieke.zaman@soc.kuleuven.be) e Marije Nouwen (marije.nouwen@soc.kuleuven.be) o visitare il sito www.eukidsonline.net
 
Informazioni sul progetto e sulla ricerca
Il progetto EU Kids Online è stato finanziato dal Safer Internet Programme della Commissione Europea (SI-2010-TN-4201001) con l’obiettivo di fornire una solida base di dati empirici sulle esperienze d’uso di internet alle istituzioni che promuovono la sicurezza online.
 
Nel 2010 EU Kids Online ha somministrato un questionario “faccia a faccia” a oltre 25.000 ragazzi utenti internet tra i 9 e i 16 anni e ai loro genitori in 25 Paesi, utilizzando un questionario auto-compilato per le domande sensibili.
Attualmente, il network EU Kids Online comprende ricercatori da 33 paesi.
 
Per ulteriori informazioni, si veda Livingstone, S., Haddon, L., Görzig, A. e Olafsson, K. (2011). Risks and safety on the internet: the perspective of European children. Full findings. LSE, London: EU Kids Online.
 
Per un approfondimento sui dati italiani si veda Mascheroni, G. (a cura di) (2012), I ragazzi e la rete. La ricerca EU Kids Online e il caso Italia, La Scuola, Brescia.
 
Altri report e dettagli tecnici sulla ricerca sono disponibili sul sito www.eukidsonline.net  
 
Stay in touch
EU Kids Online è ora coordinato da Uwe Hasebrink e Claudia Lampert dell’Hans Bredow Institute for Media Research, Hamburg. In Italia è coordinato da Giovanna Mascheroni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.