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Se la rete ferisce: seconda diretta Weca   versione testuale

“L’ambiente digitale è una piazza, un luogo di incontro, dove si può accarezzare o ferire, avere una discussione proficua o un linciaggio morale”. Lo ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la 50° Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali. E i dati di recenti indagini, come quella diffusa dall’Istat lo scorso dicembre, raccontano di episodi di violenza tecnologica diffusi soprattutto tra gli adolescenti. Nel 2014, il 5,9% denuncia di avere subìto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network. Le più colpite sono le ragazze: tra le 11-17enni si registra, infatti, una quota più elevata di vittime: il 7,1% delle femmine  contro il 4,6% dei maschi.
Il secondo incontro del percorso “Comunicazione e Misericordia”, organizzato in collaborazione con l’Associazione WebCattolici Italiani, ha puntato i riflettori proprio sul fenomeno del cyber-bullsimo e dello stalking digitale. Ospite di Fabio Bolzetta è stata Maria Filomia dell’Università di Perugia.

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