Rilevazione nazionale sui matrimoni misti (1999 - 2008)
A dieci anni dall’ultima ricerca sui matrimoni misti in Italia promossa dalla CEI, si avverte oggi la necessità di dati aggiornati rispetto alla celebrazione di tali unioni.
A dieci anni dall'ultima ricerca, l'UNEDI promuove una indagine sui matrimoni misti ...
A dieci anni dall’ultima ricerca sui matrimoni misti in Italia promossa dalla CEI, si avverte oggi la necessità di dati aggiornati rispetto alla celebrazione di tali unioni. I dati raccolti nell’ambito della presente indagine, promossa dell’Ufficio Nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, in collaborazione con il Centro Ambrosiano di Documentazione per le Religioni (CADR), saranno utili per fornire un quadro delle tipologie delle unioni formatesi nel decennio di riferimento, in termini di composizione interreligiosa e interconfessionale. La raccolta dei dati - e delle informazioni riguardo all’esistenza nelle singole diocesi di specifici percorsi pastorali pre e post matrimoniali - è finalizzata all’analisi e alla riflessione sulle questioni canoniche e soprattutto pastorali connesse alla celebrazione di tali matrimoni e all’azione pastorale da svolgere nei confronti di queste famiglie.
Gli anni intercorsi dall’ultima rilevazione risalente al 1998 si sono caratterizzati per una significativa dinamicità del fenomeno dei matrimoni misti in Italia. Nel periodo che va dal 1998 al 2008 il numero dei matrimoni civili tra stranieri e italiani si è moltiplicato: nel 1998 risultavano essere il 3% del totale delle celebrazioni civili mentre oggi sono il 10% del totale dei matrimoni. In questo quadro, la Chiesa italiana, attenta e sensibile alle dinamiche sociali e in particolare ai cambiamenti attuali in ordine alla realtà dei matrimoni tra persone di cultura e di fede diversa, ha riservato una attenzione particolare in termini di analisi e riflessione sulle questioni canoniche e pastorali sollevate da queste nuove famiglie, aprendo anche strade di riflessione comune soprattutto in ambito interconfessionale. Da ricordare in tal senso il lungo dialogo con la Chiesa Evangelica Valdese che ha portato al condiviso “Testo comune” e al conseguente “Testo applicativo” del 2000 riguardante i matrimoni misti e la recente approvazione del Documento relativo ai matrimoni tra cattolici e battisti. Per ciò che concerne i matrimoni interreligiosi, da segnalare sono le Indicazioni elaborate dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana sui matrimoni tra cattolici e musulmani in Italia, documento dell’aprile 2005 che ha contribuito all’elaborazione di un sentire comune in riferimento alle coppie cristiano-islamiche. La rilevazione in oggetto vuole contribuire a una più aggiornata conoscenza quanto meno dei dati relativi a matrimoni tra cattolici e persone battezzate non cattoliche o di altre religioni, nonché a una comprensione delle tendenze in atto. Accanto a questo, la ricerca sarà utile anche a rilevare quanto negli anni trascorsi si è costituito nelle singole diocesi in termini di pastorale dei matrimoni misti, in modo da favorire e diffondere la conoscenza di esperienze e di percorsi specifici.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti rivolgersi a: Don Gino Battaglia, Direttore dell’Ufficio Nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso - tel: 06.66398301; e-mail: g.battaglia@chiesacattolica.it
Dott.ssa Barbara Ghiringhelli, Responsabile del Consultorio Famiglie Interetniche e ricercatrice del Centro Ambrosiano di Documentazione per le Religioni (CADR) - tel: 335.8714649; e-mail: consultorio@cadr.it