• La celebrazione di questa festa “epifanica” può essere aperta dalla memoria del Battesimo con il rito della benedizione dell’acqua e dell’aspersione (
Messale Romano, pp. 1031-1036). La memoria del Battesimo del Signore diventa occasione, così per fare memoria del Battesimo dei cristiani, immersi nella morte e nella risurrezione di Cristo, per vivere da creature nuove, trasformate dall’incontro con lui. Possono essere particolarmente invitati i battezzati con le loro famiglie dell’anno precedente per un’occasione di rendimento di grazie per il dono della fede.
• I testi biblici suggeriscono di impostare l’omelia come
annuncio e contemplazione del Cristo, inviato del Padre, servo del Signore, alleanza del popolo e luce delle nazioni (cfr.
Is 42,1-4.
6-7). Egli, consacrato in Spirito Santo e potenza (cfr.
At 10,38;
Mt 3,16), è rivelato agli uomini come il Figlio, oggetto del compiacimento del Padre (cfr.
Mt 3,17).
• La professione di fede trinitaria, in questo giorno, può avvenire nella forma dialogata tra il presidente e l’assemblea che interviene esprimendo il proprio «Credo» o, se in canto, tra un solista e l’assemblea.
• Nella preghiera dei fedeli si possono ricordare i neo-battezzati e i battezzandi della comunità.