• La migliore valorizzazione di questa festa nasce dalla sua comprensione nell’ottica e nel clima liturgico dell’
ottava del Natale e del giorno del Signore. Pertanto, tutto, dai canti all’omelia, deve ricondurre a questo mistero e soltanto in questo cogliere la vicenda della Famiglia di Nazaret e di ogni famiglia cristiana.
• L’omelia, attingendo anche ai testi del Siracide e della lettera dell’apostolo Paolo ai Colossesi, testi tipicamente sapienziali e parenetici, dovrà far emergere soprattutto la spinta teologica della vita familiare: è il Signore, infatti, a porre nel rispetto per i genitori la radice di una vita lunga e felice ed è nel Signore, origine della pace e della vita, che trova fondamento ogni rapporto tra moglie e marito e genitori e figli. La famiglia di Nazaret, protagonista nel racconto evangelico di una situazione di prova, trova conforto e sostegno proprio nel progetto di salvezza di Dio.
• La preghiera dei fedeli, che può raccogliere le istanze delle famiglie della comunità e le suppliche per i vari membri, può completarsi con la preghiera di benedizione delle famiglie (Benedizionale, pp. 200-202).
• La processione dei doni, nello Spirito di OGMR 73, può essere svolta da una o più famiglie.