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 Sussidio Quaresima 2012 - Palme e Triduo Pasquale - Il mistero pasquale inaugurato nel Sangue 
Il mistero pasquale inaugurato nel Sangue   versione testuale
Il Venerdì santo
 Il Triduo continua con il Venerdì quando «Cristo nostra Pasqua è stato immolato» (1Cor 5,7): la morte di croce del Signore, infatti, inaugura il mistero pasquale, come afferma la prima orazione proposta all’inizio della celebrazione della passione. La liturgia ruota attorno al concetto giovanneo di esaltazione: mentre il Figlio muore ucciso, egli riceve gloria dal Padre. La sua morte è la proclamazione della vittoria di Dio sul male e sulla morte, come si evince dalla lunga contemplazione di Isaia sulle sofferenze del Servo del Signore che, dopo i dolori e le angosce, «vedrà la luce» (53,11). Su questa radice così forte si innesta la solenne preghiera universale, dove l’assemblea intercede per la salvezza di tutto il mondo associandosi così alla grande intercessione di Cristo morente sulla croce: nessun uomo è solo, ma è unito all’amore di Cristo che ha dato la vita per noi. Ciò che si celebra nella Parola salvifica e nell’intercessione fiduciosa si contempla nella fede attraverso il rito dell’ostensione e dell’adorazione della croce. Nel segno glorioso di Cristo innalzato, non si indulge a toni doloristici o funebri, ma si celebra la gloria della sua “beata passione” d’amore, come canta un’antifona: «Adoriamo la tua croce, Signore, lodiamo la tua risurrezione. Dal legno della croce è venuta la gioia in tutto il mondo». Lo strumento della vergogna ora è portato solennemente, svelato e mostrato; ora è icona gloriosa della nostra vittoria e della nostra speranza. Per antichissima tradizione in questo giorno non si celebra l’Eucaristia nell’attesa di celebrarla nella notte sacramentale per eccellenza, la notte della risurrezione. Tuttavia, è prevista la comunione eucaristica: possibilità offerta a tutti per unire la propria vita al sacrificio di Cristo.
Nella sua sobrietà e nella chiarezza delle sue sequenze rituali, la celebrazione della Passione del Signore si presenta come il momento centrale della giornata e pertanto dovrebbe recuperare la rilevanza che merita, soprattutto nella spiritualità dei credenti.