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 Sussidio Avvento-Natale 2011 - I Domenica, 27 novembre - Suggerimenti per la Catechesi degli Adulti 
Suggerimenti per la Catechesi degli Adulti   versione testuale
· Se l’Avvento è momento favorevole - autentico kayròs - per riscoprire il progetto educativo di Dio nella storia, ciò vale per tutti i credenti e quindi anche per gli adulti. Anzi vale soprattutto per gli adulti. L’attenzione pastorale della comunià cristiana dovrebbe, infatti, essere puntata proprio sugli uomini e le donne che sono coinvolti in prima persona nella fase più decisiva dell’esistenza, nella vita professionale, nelle responsabilità civili ed ecclesiali. Questi uomini e queste donne vanno aiutati a scoprire o a riscoprire la centralità di Gesù Cristo e il fatto che in lui si realizza il progetto educativo di Dio manifestatosi nella storia della salvezza. Sotto questo profilo, l’avvento ha un’importanza del tutto particolare. E’ infatti il tempo liturgico nel quale ogni attesa dell’umanità, ogni speranza d’Israele, ogni tensione spirituale dei cristiani sono invitate a puntare sul volto di Cristo, rivelatore del Padre, Messia atteso, compimento delle speranze di ogni uomo e di ogni donna in ogni tempo.
Dobbiamo d’altra parte riconoscere la istintiva difficoltà, per chi è nella fase di massima responsabilità della vita, a porsi con naturalezza di fronte all’affermazione del credente biblico nella prima lettura odierna: «Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla, e tu colui che ci plasma» (cf Is 64,7). E’ una dichiarazione di umiltà che può sembrare poco in linea con lo spirito di autonomia dell’età contemporanea. Eppure non si può dire che la Scrittura, in questa o in altre pagine, legittimi qualsivoglia opera di diminutio dell’uomo e della donna. L’essere vivente è grande, proprio perché plasmato dalle mani di Dio e chiamato a un destino di grandezza. E torna continuamente a essere grande se si lascia plasmare dal Vasaio che vuole il bene autentico delle sue creature. Solo così possiamo essere davvero rinnovati e trasformati: se ci facciamo aiutare/riplasmare da lui.
 
· Può costituire un utile testo di riferimento per la riflessione personale e il dialogo comunitario il capitolo iniziale della sezione prima del Catechismo della Chiesa Cattolica, intitolato «L’uomo è “capace” di Dio» (cf CCC 27-49), dove si afferma tra l’altro che «il mondo e l’uomo attestano che essi non hanno in se stessi né il loro primo principio né il loro fine ultimo, ma che partecipano all’Essere in sé, che non ha origine né fine» (CCC, 34). Può essere utile considerare anche le pagine della seconda in cui si spiega il Credo e in particolare si presenta l’articolo di fede su Dio creatore (cf CCC, 279-325), e precisamente come creatore dell’uomo e della donna (cf CCC, 355-384).  
 
· Dal punto di vista metodologico, si suggerisce di proporre, durante il tempo dell’Avvento, un ritiro spirituale agli adulti della comunità cristiana o dell’aggregazione ecclesiale. Il momento iniziale dell’incontro potrebbe prevedere di dare la parola ai presenti per esprimere quali sono le loro attese in questo momento della vita: attese per il singolo, la famiglia, la comunità, la società. Con l’aiuto di qualche pagina scritturistica e di alcune riflessioni tratte dai testi catechistici, si potrà mostrare come il Signore che, la liturgia d’Avvento ci guida a incontrare, realizzi – compiendole e anzi superandole – le attese umane. La celebrazione eucaristica potrà concludere una giornata simile, nella sua tensione tra “già” e “non-ancora”, tra dono della persona di Gesù e invito all’attesa del compimento eterno.