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 Ufficio Catechistico Nazionale - Ambiti dell'UCN - Primo Annuncio - Anno 2007 - Secondo Seminario di Studio sul Primo Annuncio 
Anno 2007 - Secondo Seminario di Studio sul Primo Annuncio   versione testuale

Presentazione del Seminario

Il Seminario promosso dalla Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi sul tema del “Primo annuncio” si è svolto a Roma il 15 e 16 Gennaio 2007, con la partecipazione di una sessantina fra vescovi ed esperti (catecheti, biblisti, teologi, pastoralisti, filosofi, operatori della comunicazione sociale). Gli Atti qui raccolti testimoniano – nella diversità degli apporti – la convergenza sulla opportunità di predisporre strumenti e itinerari di aiuto al servizio del primo annuncio della fede ai cercatori di Dio. La pur pregevole produzione di catechismi da parte della Chiesa Italiana non risponde a questa istanza, per il semplice fatto che un catechismo si rivolge per sua natura a persone già credenti bisognose di approfondire e portare a maturazione consapevole la propria fede. Il primo annuncio, invece, è tale perché rivolto a chi non ha ancora incontrato nella propria vita il Signore Gesù, in modo significativo e pieno, anche quando talora ritenesse di conoscerne già abbastanza. Proprio per questo la finalità di uno strumento per il primo annuncio non può che essere quella di proporre ed aiutare l’incontro con Cristo, capace di cambiare il cuore e la vita. Certamente, un simile strumento risulta efficace quando da parte del destinatario vi è una ricerca in atto, almeno un desiderio sincero di mettersi in ascolto ed in questione davanti alla buona novella: ecco perché lo strumento a cui si sta pensando è rivolto “ai cercatori di Dio”, e vorrebbe offrirsi in una forma breve, colloquiale e amicale, nel modo di una lettera ad un amico, col quale stabilire o approfondire un dialogo a partire da quanto proposto. L’attenzione alle domande che ispirano la ricerca di Dio (il dolore, il futuro, l’amore, la ricerca del senso della vita e della storia, ecc.) appare perciò doverosa e prioritaria.